Ines Angelino, un dono di Dio

Ieri mattina al risveglio la triste notizia del passaggio a miglior vita della sorella Ines.

Ines Angelino, ha combattuto contro una grave malattia che nel giro di poco tempo non le ha dato molta scelta, o forse si.

L’amare.

Tempo fa m’imbattei su un suo post di facebook, un viso splendido, raggiante, incorniciato da un velo bianco di seta, il bagliore dei suoi occhi, il suo emozionato sorriso ed il bouquet di candide rose bianche avvolte da un fiocco rosse mi commosse.

Era il 4 agosto quando scrisse: “Mi sono sposata oggi in ospedale in articulo mortis con il mio adorato marito. Cerimonia magnifica e stupenda per un grandissimo amore che non ha fatto a tempo a vivere di più. Credete nell’amore, l’unica cosa veramente bella che ci salva nella vita. Ho ritrovato recentemente la Fede grazie anche a questo amore e guardate che il nostro unico Dio mi sta dando tanta forza e tanto coraggio, affidatevi a lui anche voi. Un grandissimo abbraccio e saluto a tutti quelli che mi hanno conosciuto e che mi hanno voluto bene. auguri a tutti e godetevi la salute finché ce l’avete perché è troppo importante. Viva l’amore e viva la vita. Se potete pregate per me che sarebbe tanto tanto già aiuto un grandissimo grazie”.

Mi si strinse il cuore e pensai: che donna, che anima, che amore, che fede, che messaggio sublime.

Così la contattai e ne fu veramente felice, mi disse che ne aveva bisogno, aveva il profondo desiderio di raccontarsi, era sua intenzione consegnare al mondo i suoi ricordi su questo strepitoso amore e su tutta “la conversione al nostro meraviglioso islam”.

Vedeva l’ospedale come prigione e non vedeva l’ora di tornare a casa, visse degli spiacevoli inconvenienti, davvero raccapriccianti ma che per evitare futili polemiche ha preferito non rendere pubblici.

 

Aveva desiderio di un bell’articolo su La Luce, che leggeva con piacere, per diffondere il messaggio.

Il suo sito internet jasminedream.com è dedicato alla diffusione della conoscenza della religione musulmana “per scacciare l’odio grazie alla cultura”.

Ines amava suo marito, lo amava davvero, quell’amore incondizionato, incredibilmente profondo, difficile da esprimere a parole anche se lei riuscì con una raccolta di poesie dedicate proprio a lui intitolata “Un amore straordinario”.

La sua priorità in tutto l’ultimo periodo della sua vita terrena era di proteggerlo, più di una volta si raccomandò affinché il suo amore fosse al sicuro.

Il suo amore per Dio, per l’islam e suo marito sono testimonianza di quello che dovrebbe essere l’amore.

Il tempo scorre, sabbia in una clessidra in uno spazio-tempo illusorio.

Voleva raccontare ancora e molto ma non aveva più le forze, piano piano il suo corpo non le rispondeva più.

Sappiamo che nulla nella vita è casuale, nulla. Ogni momento, ogni incontro.

Della nostra sorella non conoscevo nulla, ma lei si descriveva così:

“Qualche parola su di me, nel caso interessi a qualcuno. Età: a metà tra Sofia Loren e Monica Bellucci (eh? bel colpo anagrafico, no? mettersi tra due bellissime, una ex ed una in attività). Studentessa molto secchiona, scuola di danza e di pianoforte, Liceo Classico, Facoltà di Filosofia alla Statale di Milano intorno al ’68 (ma ho studiato tantissimo). Mi piaceva il Teatro, e allora mi sono diplomata Attrice al Piccolo Teatro di Milano (sempre nel ’68 begli anni, davvero). Ho fatto per qualche anno Teatro, e televisione, e doppiaggio, e cabaret, e poi… sono caduta dal palcoscenico. Fine della carriera.

Volevo anche fare la scrittrice ed amavo Simone De Beauvoir, quindi ho fatto l’insegnante e contemporaneamente la giornalista e poi poeta. Col tempo ho scoperto il personal computer e allora ho mollato un posto di ruolo di insegnante e ho aperto una piccola azienda di consulenza informatica ed aziendale. Anni di duro lavoro, studio, consulenze come docente, sistemista, sviluppatrice.

Mi sono tolta la soddisfazione di fare il consulente per IBM per Lotus Notes, ho sviluppato centinaia di applicazioni e pian piano sono tornata al mio amore di gioventù, la musica e l’arte, e ho fondato ClassicaViva. Insomma, ho messo l’informatica al servizio della musica. Che altro? sono lettrice onnivora ed insaziabile, curiosa tecnologicamente, amo sperimentare e creare progetti nuovi (e magari anche portarli a termine): come imprenditore, dicono che sono testarda. Vero, quando ho un obiettivo vado avanti sempre fino alla fine.

Sono una ex bella, ma il cervello mi funziona ancora benissimo e purtroppo ha ancora vent’anni. Odio: tenere la contabilità, pagare l’F24 on line ogni mese, fare i preventivi e le offerte commerciali, fare il budget, svegliarmi presto al mattino. Adoro: l’informatica, internet, la musica classica, la letteratura, la poesia, mio figlio, i giovani musicisti (non esattamente in quest’ordine). Dimenticavo: da poco, adoro anche bloggare.” 

Era titolare ed Amministratore unico di New Problem Solving S.r.l., nonché Direttore Editoriale della Casa Editrice ®ClassicaViva, oltre che essere Presidente dell’Associazione musicale senza scopo di lucro Classica Viva, fondata nel 2002, che svolge un’intensa attività culturale nell’ambito della musica Classica, con progetti di formazione (Corso di Direzione d’Orchestra Italian Conducting Academy), di divulgazione musicale e concertistici.

La Società New Problem Solving Srl, ha ideato un progetto completamente digitale, per contribuire in modo efficace e potente all’integrazione sociale dei migranti e dei rifugiati, rafforzando il dialogo interculturale, promuovendo i valori comuni dell’UE e la comprensione e il rispetto reciproci per le altre culture.

La cultura veicolo contro l’odio diede vita a “Jasmin Dream”, con l’obiettivo di creare nuovi ebook sia in lingua italiana, che in altre lingue europee e anche in arabo. Il focus dell’operazione editoriale è rivolto soprattutto all’immigrazione dai paesi del Nord Africa, di religione prevalentemente musulmana.  

“Ci occupiamo anche di ogni altro tipo di razzismo, ad esempio quello contro gli immigrati dall’est, e contro la popolazione di etnia Rom. Constatiamo infatti un preoccupante aumento del razzismo e della diffidenza nei confronti degli immigrati provenienti da queste aree, alimentato da recenti politiche governative e da una diffusa ignoranza in merito alla loro religione e alla loro cultura. Tale pessimo clima -ormai capillarmente diffuso – rischia di produrre anche preoccupanti tendenze alla radicalizzazione.”

La sua storia fu per me fonte di grande ispirazione e la sua morte d’illuminazione.

La vita è breve, quanti anni vivremo, 20,30,50,70, non importa, la nostra anima è eterna e siamo tutti destinati a tornare al nostro Signore.

Di questo tempo a noi concesso, donato, cosa ne stiamo facendo? Sappiamo che dovremmo dare conto eppure spesso ce lo dimentichiamo.

Ancora a discutere per il parcheggio della macchina? Per un dispetto di un collega?  Ancora a desiderare il materiale? Solo noi sappiamo quanto sia ancora forte il nostro ego. E poi, perché nonostante tutti siamo destinati a morire quasi nessuno mai ne vuole parlare? 

Possibile che ne abbiamo ancora così poca conoscenza, consapevolezza e infinita paura? Veniamo al mondo, viviamo e lasciamo questa terra. Cosa resta?

L’amore

Così contattai il direttore de la Luce lo scorso 6 agosto, dopo aver conosciuto Ines, con una richiesta: la nostra sorella e altri cari fratelli mi stanno insegnando che non posso rimandare e che è giunto il momento per me di raccogliere testimonianze, storie, racconti di vita e di morte, di fede e di Amore, poiché la vita scorre, la morte giunge e l’amore resta.

Il marito di Ines ci chiede di fare du’a per lei. 

La nostra calorosa vicinanza va alla famiglia e a tutti coloro che l’hanno amata.

Ines ci ama e vorrebbe noi fossimo più uniti, coesi, forti affinché nessuna sorella o fratello (e non parlo solo di fratellanza nell’islam ma in quanto creature di Dio) si senta ancora solo.

Il Dono.

“L’amore è un dono si dà e si riceve senza contropartite senza certezze è un salto nell’ignoto è un condannarsi all’attesa senza futuro a fiumi di parole e silenzi incantati.

L’amore non è mai uno scambio equo non si misura non si può capire arriva improvviso e ti ruba a te stesso,

l’amore è un dono infinito emozioni e paure che scorrono tra due umani divenuti un essere solo, due anime sole che si toccano incredule mani e cuori e corpi e parole. 

L’amore sei tu siamo noi lontani ma insieme.”

Da “Un amore straordinario: Poesie dal profumo di gelsomino” di Ines Angelino