Le comunità islamiche italiane contro il genocidio: il 12 aprile in piazza a Milano

L’UCOII aderisce alla manifestazione nazionale: “Il silenzio è complicità”

Intere famiglie palestinesi cancellate per sempre dall’anagrafe di Gaza. Generazioni spazzate via. Un genocidio che non si limita a uccidere, ma mira a sradicare l’identità stessa di un popolo. Di fronte a questo crimine contro l’umanità, la risposta delle comunità islamiche in Italia non si è fatta attendere.

L’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia (UCOII) ha annunciato la propria adesione alla manifestazione nazionale per la Palestina che si terrà sabato 12 aprile a Milano, in Piazza Duca d’Aosta alle ore 14.30, e ha invitato tutte le comunità e i fedeli a partecipare numerosi, organizzando pullman da tutta Italia per raggiungere il capoluogo lombardo.

“Denunciamo con forza il genocidio in corso contro il popolo palestinese, intensificato dall’ultimo attacco israeliano su Gaza, condotto con il pieno sostegno degli Stati Uniti. Questa escalation rappresenta la più grave violazione del cessate il fuoco stabilito a gennaio, che Israele ha deliberatamente interrotto”, ha affermato l’UCOII nel comunicato stampa diffuso il 3 aprile.

Dal 18 marzo, in pochi giorni, oltre 1.000 palestinesi sono stati uccisi e più di 2.500 feriti, in gran parte donne e bambini. Dall’inizio dell’offensiva israeliana, il 7 ottobre 2023, le vittime sono ormai più di 165.000 tra morti e feriti, con oltre 11.000 dispersi sotto le macerie. E la cifra continua a salire ogni giorno sotto il fuoco incessante dell’esercito di occupazione.

La manifestazione di Milano si inserisce in un contesto internazionale in cui sempre più voci si levano contro l’impunità concessa a Israele e contro il ruolo passivo, quando non complice, di governi e istituzioni occidentali. UCOII ha sottolineato che la mobilitazione del 12 aprile è un’occasione per ribadire le richieste di giustizia e autodeterminazione per il popolo palestinese: la fine immediata dell’occupazione e dell’apartheid, il riconoscimento del diritto a uno Stato libero e sovrano, il cessate il fuoco immediato e duraturo, e la fine della repressione contro chi denuncia questi crimini.

Il presidente dell’UCOII, Yassine Lafram, ha scritto ai responsabili delle moschee italiane:

“Vi chiediamo di incoraggiare i fedeli a partecipare numerosi, di ricordarlo nel sermone del venerdì e di organizzare autobus dalle vostre città. È un’opportunità importante per mostrare la nostra solidarietà con i nostri fratelli in Palestina e difendere insieme i loro diritti. Che Allah ci aiuti nella difesa della verità.”

La partecipazione delle comunità islamiche italiane alla manifestazione del 12 aprile rappresenta un segnale forte e necessario: i credenti non possono restare in silenzio di fronte all’oppressione. In un momento in cui la barbarie viene giustificata e il diritto viene stravolto, è fondamentale che le comunità religiose si schierino dalla parte della giustizia, della dignità umana e del diritto dei popoli alla libertà.

La presenza delle comunità in piazza sarà testimonianza viva di una solidarietà radicata nei valori spirituali dell’islam e di tutte le fedi: la difesa dell’oppresso, il rifiuto dell’ingiustizia, la responsabilità morale verso i più deboli. Milano il 12 aprile sarà non solo un luogo di protesta, ma anche di testimonianza etica e spirituale.