L’offerta del Kuwait agli israeliani: soldi a chi lascia la Palestina

Il Kuwait offre sostanziose buonuscite agli israeliani che vogliano lasciare la Palestina. Marzouq Al-Ghanim, presidente dell’Assemblea nazionale del Kuwait, ha lanciato la proposta in risposta al Piano di Trump.

Marzouq Al-Ghanim, presidente dell’Assemblea nazionale del Kuwait, oltre ad affermare che “l’accordo del secolo” appartiene alla pattumiera della storia, ha fatto una proposta di ordine economico per contrastare quella di Trump/Khushner/EAU

Molti più miliardi agli israeliani che lasciano la Palestina

Al-Ghanim ha dichiarato che il Kuwait potrebbe offrire agli occupanti israeliani più miliardi ancora se lasciassero la terra di Palestina e tornassero da dove sono venuti, rendendo, questo sì, il vero affare del secolo.

Poiché in definitiva il “Century Deal” non è altro che una transazione economica, il Kuwait ha rilanciato offrendo molte volte più denaro agli occupanti per uscire e lasciare liberi i palestinesi sulla loro terra.
Così facendo ha messo in crisi l’intera logica di chi vorrebbe negare i diritti storici dei palestinesi, e dei musulmani: quella del denaro.

I sionisti che cercano di espropriare la terra palestinese in modo indiretto

Gli Emirati hanno fatto credere agli USA che la questione palestinese potrebbe essere risolta se fosse stato investito abbastanza denaro.

Già nel recente passato, in Cisgiordania, emissari emiratini avevano acquistato proprietà palestinesi per poi cederle a gruppi di coloni sionisti.

Svelato l’inganno, adesso nessun palestinese si azzarda più a vendere la sua casa a uno straniero, soprattutto se provengono dagli Emirati Arabi Uniti, poiché è ormai noto che sono gli intermediari delle organizzazioni sioniste che cercano di espropriare la terra palestinese in modo indiretto.

Non possiamo non ricordare, in proposito, il Sultano ottomano Abdelhamid II a cui i sionisti proposero di cedere la Palestina in cambio dell’assunzione da parte loro di una parte importante dell’enorme debito estero dell’Impero.

Abdelhamid II rispose così a Theodor Herzl: “… non posso sacrificare un solo centimetro della terra di Palestina, non appartiene a me ma alla umma. La mia gente l’ha conquistata e l’ha irrigata con il suo sangue. Gli ebrei possono tenersi i loro milioni. Se un giorno lo Stato musulmano verrà smembrato, allora potranno avere la Palestina per niente, ma finché vivrò, preferirei essere fatto a pezzi piuttosto che vedere la Palestina essere separata da questo Stato. Non posso accettare questa dissezione dei nostri corpi ancora in vita. “

Nessun commento

Lascia un commento sull'articolo