Il Coronavirus colpisce il commercio tra Italia e Turchia: ordini bloccati e timori per il futuro

Le radicali restrizioni adottate dall’Italia hanno bloccato l’intero paese nel tentativo di contenere l’epidemia di Coronavirus hanno fermato il commercio internazionale dell’ottava economia mondiale con altri paesi, tra cui la Turchia. 

La diffusione della malattia ha inferto un duro colpo all’economia del Paese, la terza più grande della zona euro, e ha danneggiato fortemente il commercio tra Turchia e Italia. L’Italia per la Turchia è il terzo mercato per le esportazioni e il quinto esportatore. 

Gli ordini in Italia tagliati e sospesi

I voli passeggeri tra i due paesi sono sono bloccati e tra i paesi colpiti dal Coronavirus l’Italia è quello con cui le aziende turche hanno maggiori difficoltà, ha dichiarato Mustafa Şenocak, presidente dell’Associazione degli esportatori di prodotti in pelle e cuoio (İDMİB).

“Gli ordini in Italia sono stati tagliati fortemente e si sono sospesi anche ordinativi già in corso”, ha dichiarato Şenocak al quotidiano turco Dünya mercoledì.

In Italia si sono tenute fiere legate al cuoio, alle quali abbiamo partecipato e ricevuto ordini. Ora, le aziende che hanno effettuato questi ordini affermano che non li vogliono perché non possono aprire i loro negozi, ha aggiunto.

Terzo mercato di esportazione

Il commercio bilaterale della Turchia con l’Italia ammontava a quasi $ 19,7 miliardi nel 2018, prima che scendesse a $ 17,9 miliardi l’anno scorso. Le esportazioni nel gennaio di quest’anno sono aumentate del 9,2%, a $ 887 milioni, mentre le importazioni hanno raggiunto $ 623 milioni.

Merci dell’indotto automobilistico, beni di prima necessità e prodotti per l’industria secondaria, tessile, acciaio e sottoprodotti guidano le esportazioni verso l’Italia, mentre macchinari, dispositivi elettronici, mezzi di trasporto, metalli e prodotti chimici sono i prodotti che le nostre aziende esportano in Turchia. 

Ci sono circa 1.500 aziende con capitale italiano che operano in Turchia. Si dice che gli italiani abbiano investito circa 3,7 miliardi di dollari in Turchia tra il 2002 e il 2019. L’italia in quanto a investimenti è seconda solo ai Paesi Bassi che nel 2018 ha effettuato investimenti diretti esteri per 523 milioni di dollari.

L’attesa potrebbe durare fino a giugno

Ci sono serie contrazioni negli ordini delle aziende turche che intrattengono rapporti commerciali con l’Italia, secondo Hayri Uğur, coordinatore delle Associazioni degli esportatori mediterranei, che ha parlato di una riduzione del 50/60%. 

“Gli ordini potrebbero essere annullati. Si prevede una grave contrazione del volume degli scambi”, ha continuato Uğur. “Le cose sono molto difficili in Italia. Non ci sono soluzioni per ora, bisogna aspettare. L’attesa potrebbe durare almeno fino a giugno e poi le valutazioni saranno fatte a seconda della situazione.”

Ansia per il futuro dell’industria automobilistica

Baraç Çelik, presidente dell’associazione degli esportatori dell’industria automobilistica di Uludağ (OİB), ha osservato che l’Italia è un mercato importante per l’industria automobilistica turca.

“È il terzo mercato di esportazione per il settore automobilistico turco. Realizziamo oltre il 15% delle nostre esportazioni totali in Italia. Attendiamo di capire quanti dei nostri prodotti saranno interessati dagli effetti economici della quarantena italiana” ha affermato Çelik.

“Se l’Italia risolverà entro il 3 aprile, la nostra industria automobilistica gestirà in qualche modo questa situazione. Ma se si estende fino a metà aprile, sarà un problema “, ha aggiunto.

Nonostante Italia e Turchia siano due paesi concorrenti nel settore degli utensili per la casa e la cucina, l’Italia rappresenta un importante mercato di esportazione nel settore.

“Ora molti dei nostri clienti in Italia hanno dovuto annullare i loro ordini. Abbiamo aziende che hanno i loro prodotti pronti ma non possono caricare per questo motivo. D’altra parte, l’Italia è un paese da cui importiamo merci intermedie in alcune tipologie di prodotti. È troppo presto per vedere il quadro completo”, ha detto Burak Önder, presidente del Consiglio degli industriali e delle associazioni di esportatori di articoli da cucina.

Nessun ostacolo attuale nel trasporto

L’Italia è anche una rotta importante per il transito di prodotti verso altri paesi europei. Continuano sia il trasporto autostradale sia quello marittimo e il cargo aereo tuttavia, le compagnie di trasporto temono che i confini vengano completamente chiusi.

Funzionari dell’Associazione internazionale dei trasportatori turchi (UND) hanno affermato che attualmente non vi sono ostacoli ai trasporti verso l’Italia, dove ogni anno vengono effettuati circa 40.000 viaggi di esportazione.

Fuat Pamukçu, vicepresidente vendite, marketing, sviluppo commerciale e strategia presso la Business Unit Mediterranea di DFDS, una delle più importanti aziende impegnate nel trasporto ro-ro tra Turchia e Italia, ha affermato che vengono effettuati quasi 45 viaggi mensili ro-ro Per l’Italia.

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