Anonymus vs Trump: coinvolto nello scandalo pedofilia di Jeffrey Epstein

Anonymus attraverso la sua pagina Fb ed il suo account Twitter attacca Trump, appoggiando la rivolta e riaprendo la questione del pedofilo Epstein e della sua lista di contatti. 

Il collettivo attraverso Twitter afferma le motivazioni del ritorno degli hacker sulla scena mediatica. 

Anonymus twitta:

Cosa c’entra Epstein con Black Lives Matter? E’ una testimonianza dell’impunità data ai potenti che credono che siamo proprietà che possono vendere e distruggere a loro piacimento. La loro impunità è il motivo per cui uccidono i neri e trafficano i bambini. Tutti possiamo fermarli.”

È  una motivazione lodevole ma il problema è  che finché  non ci saranno testimonianze processuali valide, la ripubblicazione dell’agenda dei contatti di Epstein e di poco altro, non prova effettivamente il coinvolgimento diretto del Presidente americano e di altri VIP nei festini pedofili anche se alcuni di loro hanno visitato la villa del miliardario, dove avvenivano i festini.

Certamente non costituisce cosa onorevole frequentare questa cerchia che fa parte dell’èlite del potere mondiale e che ha una notevole responsabilità nelle tragedie che riguardano il genere umano.

Purtroppo è  quasi impossibile che vengano processati per le loro decisioni in materia politica o economica pur causando guerre, incrementando la povertà e le ingiustizie di ogni genere.

Vero è infatti che Epstein era un pedofilo e che fu condannato due volte per questo crimine orrendo negli Stati Uniti.

La sua morte avvenne durante il terzo processo sempre per crimini di pedofilia per il quale Epstein stava scontando la carcerazione preventiva.

L’accusa avrebbe trovato le prove di un gigantesco traffico di pedofilia infantile nella quale sarebbero stati coinvolti non meno di diecimila bambini.

Ma le eventuali testimonianze delle vittime sono decretate com’è ovvio e nemmeno Anonymus ne è in possesso.

Nonostante questa mancanza di prove effettive le accuse contro Donald Trump sono pesantissime.

Su Twitter Anonymus accusa apertamente il presidente americano di aver fatto uccidere Epstein, trovato morto nella sua cella un anno fa, per evitare una sua confessione che avrebbe coinvolto Trump in una vicenda di traffico di bambini da utilizzare come schiavi sessuali.

Anche la Russia sarebbe al corrente di questi sporchi traffici ed utilizzerebbe le prove del traffico di bambini come schiavi sessuali per ricattare Trump.

Quest’ultimo invece avrebbe utilizzato i servizi segreti di mezzo mondo per reclutare vittime con complici di altissimo livello. La lista di contatti del miliardario contiene nomi eccellenti come Woody Allen, Kevin Spacey Bill Crosby, Tony Blair, Ted Kennedy, Henry Kissinger, Michael Bloomberg, Mick Jagger, e persino la principessa Diana sarebbe stata uccisa al fine di tapparle la bocca perché al corrente del giro di pedofilia organizzato da membri della Royal Family tramite i servizi segreti inglesi.

In questi giorni i media americani sono occupati ad informare l’opinione pubblica sulle rivolte scoppiate all’indonani del brutale omicidio del giovane Floyd da parte di un poliziotto a Minneapolis.

Anonymus ha immediatamente difeso i rivoltosi contro le bande di suprematisti armati e le brutalità della polizia che interviene da anni, usando le manieri forte contro innocenti, mentre si spalanca la forbice della diseguaglianza tra una èlite storica e milioni di poveri soprattutto afroamericani e latinos.

Denuncia che negli ultimi vent’anni 196 cittadini del Minnesota sono stati uccisi dalla polizia anche durante normali controlli di routine.

Chi vive in America sa che in un normale controllo anche mettere le mani nel borsello o nella borsa per cercare i documenti mette al rischio di essere uccisi dagli agenti.

 Parallelamente riemergono da parte di Anonymus questi  documenti secondo alcuni blogger già di dominio pubblico negli Stati Uniti ma che non costituiscono prove.

Un’operazione per aumentare la visibilità ma anche per spingere le autorità americane a portare avanti un processo bloccato dall’anno scorso a causa della morte dello stesso Epstein, ma se nelle carte processuali ci fossero le prove che adesso non sono in possesso di nessun altro? Allora le cose cambierebbero in un senso o nell’altro. Per adesso è solo gossip.