All’ONU il sì del Marocco esclude la cannabis dalle sostanza molto dannose

L’ONU non riconosce il valore terapeutico della Cannabis ma il Marocco l’ha fatta uscire dalle sostanze “particolarmente dannose”

Nel bel mezzo della caccia ai negazionisti in molti festeggiano la fake news secondo la quale l’ONU avrebbe riconosciuto il valore terapeutico della Cannabis. In vero l’ONU ha soltanto tolto la Cannabis dell’elenco delle sostanze “particolarmente dannose” e lo ha fatto col voto determinante del Marocco

I media mainstream a sostegno del pensiero unico festeggiano periodicamente la notizia che i social network daranno la caccia alle fake-news ma sono i primi manipolatori dell’informazione e di fatto sono veri e propri creatori di fake news. In questi giorni è stata data a reti unificate la notizia (fake news) che l’ONU avrebbe riconosciuto il valore terapeutico della Cannabis perché la cosa accoglie il favore della maggioranza delle persone.

Viviamo infatti in una società dove la libertà di avvelenarsi è considerata un valore ma si invoca l’obbligo per un agognato vaccino che ci salvi da una pandemia che (tra i non anziani) colpisce in particolar modo chi si è intossicato di più. Fatto sta che l’ONU non ha riconosciuto affatto il potere terapeutico della Cannabis.

Il voto dell’ONU

Il 2 dicembre 2020 l’apposita Commissione dell’ONU (CND) si è espressa su 8 raccomandazioni dell’OMS relative alla Cannabis. Una sola raccomandazione è passata (la 5.1) ed è quella che chiedeva di togliere la Cannabis dalla tabella delle “sostanze particolarmente dannose e di valore medico o terapeutico estremamente ridotto”. Questo non significa affatto che l’ONU ha riconosciuto il valore terapeutico della Cannabis. C’era infatti un’apposita raccomandazione dell’OMS tra quelle bocciate (la 5.6) che chiedeva di inserire determinate preparazioni a base di Cannabis nella tabella delle “sostanze con valore terapeutico e con basso rischio di abuso”.

Se pure per “determinate preparazioni” fosse passata questa raccomandazione questo non avrebbe comunque riconosciuto alla Cannabis un valore terapeutico assoluto, men che meno agli spinelli. Alla diffusione di questa fake news ha contribuito l’ambiguità del dare la caccia a posizioni sul covid tacciate di anti-scientificità e parallelamente credere nel valore terapeutico della Cannabis assunta a mezzo combustione.

Il voto del Marocco

L’esclusione della Cannabis dalla lista delle sostanze particolarmente dannose è avvenuta con 27 voti favorevoli e 25 voti contrari (più un astenuto). Tra i voti favorevoli risalta quello del Marocco perché unico paese a maggioranza islamica ad aver votato a favore. Se avesse votato contro sarebbe finita 26 pari.

Il ruolo della Scienza e il primato della Politica

La pandemia in corso ha mostrato una classe politica che si nasconde dietro la sottana di un’ipotetica “scienza”, col risultato di un popolo web che vive uno scontro tra opposte tifoserie guardando la fiction Scientismo VS Negazionismo. L’immunologa Maria Luisa Villa, autrice del libro Scienza E’ Democrazia, afferma principi scomodi quando dice che “Tutti stanno con la scienza”.

Qui parliamo però di applicazioni della scienza… Lo scienziato può dire la sua sulla ricerca, ma per stabilire se un rischio è accettabile devono essere coinvolti i decisori politici…La scienza non può impancarsi ed essere com’era all’epoca dello scientismo in auge fino ai primi decenni del Novecento”.

Si può dire tutto il male possibile di un ente come l’ONU a patto che non si riponga massima fiducia nella “scienza” del suo braccio medico-scientista, cioè l’OMS. Ed a patto che non si creda ai valori etici sbandierati da alcuni paesi e che si tenga presente che l’hashish marocchino non è prescritto dal Corano.