Palestina: Ammazzato di botte oppositore di Abu Mazen, la denucia delle organizzazioni per i diritti umani

Nizar Banat 43 anni, attivista palestinese noto critico della leadership dell’Autorità Palestinese è morto in detenzione a Khalil (Hebron) dopo essere stato arrestato dalle forze di sicurezza di Mahmud Abbas

La notte precedente agenti della ANP (Autorità Nazionale Palestinese) avevano fatto irruzione nella sua casa,  gli hanno buttato in faccia spray al peperoncino e poi hanno iniziato a picchiarlo con barre di ferro e manganelli di legno, poi lo hanno spogliato dei suoi vestiti, lo hanno caricato su un veicolo e lo hanno portato via. 

Un’ora e mezza dopo la famiglia ha appreso che il loro congiunto era morto. Ha aggiunto che, al momento, non erano stati in grado di vedere il suo corpo in ospedale.

Suo cugino Hussein, ha detto all’agenzia di stampa Reuters: “Hanno continuato a picchiarlo ininterrottamente per 10 minuti. Se sono venuti ad arrestarlo potevano prenderlo e basta, perché tutta quella brutalità?”.

Secondo il governatore di Hebron Jamil al-Bakri era stata emessa una  convocazione per Banat e “durante l’arresto la sua salute è peggiorata, è stato immediatamente trasferito all’ospedale governativo di Hebron. Dopo essere stato visitato dai medici, è stato dichiarato morto”, ha aggiunto, senza commentare le accuse della famiglia.

Giovedì 24 scorso, diverse centinaia di persone hanno protestato contro l’Autorità Palestinese nella città di Ramallah, in Cisgiordania, gridavano “gli arresti non ci spaventano” e “il popolo vuole la caduta del regime”. Le forze di sicurezza hanno sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti mentre cercavano di marciare verso la sede dell’Autorità Palestinese.

Diverse organizzazioni di tutela dei diritti umani hanno accusato le forze di sicurezza palestinesi, che ricevono finanziamenti internazionali, di arrestare e torturare regolarmente critici e oppositori pacifici per schiacciare il dissenso. 

Il primo ministro dell’AP Mohammed Shtayyeh, nel frattempo, ha ordinato l’immediata formazione di una commissione investigativa per indagare sulla morte. Sarà diretto dal ministro della giustizia Mohammed Shalaldeh e comprenderà un medico scelto dalla famiglia Banat.

Anche la nota esponente palestinese Hanan Ashrawi ha twittato: “L’arresto violento e la morte durante la detenzione di Nizar Banat da parte delle forze di sicurezza palestinesi sono un crimine grave e uno sviluppo pericoloso”.

Un portavoce di Hamas ha affermato che “l’assassinio” di Banat è il segno del modo sanguinoso con cui l’Autorità Palestinese regola i conti con gli oppositori”.

Il Nizar Banat, era stato arrestato diverse volte dalle forze dell’AP negli ultimi anni. Pubblicava spesso video sulla pagina Facebook in cui accusava direttamente di corruzione esponenti dell’ANP. Aveva anche esortato i paesi occidentali a smettere di fornire aiuti finanziari all’Autorita Palestinese

Si era candidato nella lista elettorale Libertà e dignità per le elezioni legislative palestinesi, che si sarebbero dovute svolgere il mese scorso ma sono state rinviate dal presidente Mahmoud Abbas alla fine di aprile.

Appunto a seguito di questa decisione che Banat aveva chiesto ai tribunali europei di ordinare l’immediata cessazione dell’assistenza finanziaria dell’UE alla ANP dicendo che si trattava di “uno sperpero di denaro dei contribuenti europei”.

All’inizio di maggio, uomini armati non identificati havevano sparato proiettili, granate stordenti e gas lacrimogeni contro la sua casa, un attacco che Banat ha attribuito al movimento Fatah del presidente Abbas, che controlla l’Autorità Palestinese. “Gli europei devono sapere che stanno finanziando indirettamente questa organizzazione”, avevadetto in un’intervista all’Associated Press.

Questa vicenda getta una luce sinistra sulla deriva dell’ANP e sui partiti (Fatah in primis) che la controllano.

Secondo un rapporto di Human Right Watch, ripreso da molti media, e forze di sicurezza palestinesi abusano “sistematicamente” e torturano i prigionieri.

Omar Shakir, direttore israelo-palestinese di HRW ha detto che “Ci sono leader palestinesi che vanno in giro per il mondo a parlare dei diritti dei palestinesi mentre stanno dirigendo un meccanismo di oppressione per schiacciare il dissenso”, ha detto all’AFP.

L’AP ha respinto le accuse, accusando Human Rights Watch di allearsi con il governo degli Stati Uniti, hamas non ha risposto alle accuse.

I territori palestinesi sono stati divisi tra amministrazioni rivali da quando Hamas ha conquistato la Striscia di Gaza in una quasi guerra civile nel 2007.

Nel suo rapporto, HRW ha affermato che entrambe le parti si sono particolarmente concentrate su coloro che sarebbero stati affiliati alla fazione rivale.

I metodi impiegati dall’Autorità Palestinese includevano percosse, scosse elettriche e prolungate posizioni di stress dei prigionieri

In almeno un’occasione le forze di sicurezza dell’AP hanno legato una corda intorno al pene di un detenuto per otto ore, facendolo gonfiare e diventare blu, ha detto HRW.

“È interessante notare che in un momento in cui gli Stati Uniti hanno tagliato i fondi per l’UNRWA, che fornisce servizi sanitari e educativi vitali ai palestinesi e agli ospedali a Gerusalemme est, l’unica fonte di finanziamento rimasta è il coordinamento della sicurezza (e) le forze di sicurezza. che sono coinvolti in abusi davvero gravi”, ha detto Shakir invitando gli Stati occidentali a sospendere temporaneamente i finanziamenti alle forze di sicurezza dell’AP.

Haitham Arar, capo dei diritti umani presso il ministero degli interni dell’AP, ha affermato che il governo di Mahmud Abbas “ha respinto in toto il rapporto di Human Rights Watch”.

Human Right Watch  ha affermato che il rapporto è il risultato di due anni di ricerca e di quasi 150 interviste a vittime e testimoni.