Israele insanguina Al Aqsa a Ramadan

Ancora un Ramadan di sangue per i Palestinesi. L’ Unione Europea denuncia: “Uso di forza letale da parte delle forze israeliane contro civili non armati inaccettabile”

Le denunce degli attivisti per i diritti umani si moltiplicano in queste ore a causa delle violenze perpetrate dagli israeliani contro più di 30.000 fedeli nel complesso di Al-Aqsa.

Il cuore del mese di Ramadan si tinge ancora di rosso ed ancora una volta le vittime sono i palestinesi sotto l’occupazione sionista.

La tensione era già altissima a causa delle quattro vittime delle quattro persone uccise dai sionisti : una delle vittime Mohammed Zakarneh, 17 anni, è morta in seguito ad ferite da arma da fuoco inferte dalle forze israeliane a Jenin.

Un’altra vittima è stata Ghada Ibrahim Sabatien, vedova e madre di sei, morta in seguito ad emorragia dopo che i soldati israeliani le avevano sparato ad una gamba.

Queste sono due delle vittime confermate delle violenze delle ultime settimane culminate ora con l’assalto sionista contro la moschea di Al-Aqsa, che è stata profanata mentre i fedeli si riunivano in preghiera. 

La missione diplomatica dell’Unione Europa in Palestina si era già pronunciata definendo come inaccettabile la violenza sionista e l’assalto all’assalto al complesso di al-Aqsa che ha causato 150 feriti. 

La dinamica del raid ha visto inizialmente l’invio di un cospicuo contingente di forze occupanti dopo la preghiera dell’alba che ha dato il via all’assalto contro circa 30.000 fedeli.

Dopo aver assaltato i cortili hanno poi aperto il fuoco contro la sala di preghiera principale e bloccato il passaggio ai medici. Dopo un’ora di attacchi l’edificio viene bombardato con granate stordenti e fumogene e gli israeliani caricano in modo indiscriminato i presenti, inclusi giornalisti, medici, anziani.

Allo scoccare della quarta ora di raid gli israeliani sparano direttamente contro i fedeli bloccando il retro del complesso. A questo punto i primi feriti iniziano ad essere curati e fra i detenuti vi è almeno un bambino. Vari artefatti storici vengono danneggiati in seguito al raid e da testimonianze sul luogo sembrerebbe che ulteriori assalti siano previsti nella terza settimana di Aprile. 

Questi assalti da parte dei sionisti durante il mese più sacro per i musulmani si ripetono ogni anno culminando in violenze gravi.

L’anno scorso ad esempio le violenze hanno portato ad un’escalation culminata nei bombardamenti su Gaza.