L’antica Università Zaytuna di Tunisi: ogni musulmano ha il dovere di sostenere la lotta di liberazione palestinese

L’Università Zaytuna di Tunisi, una delle più antiche istituzioni del mondo islamico, che trae la sua origine dalla Moschea Al-Zaytuna ha emesso un importante comunicato su ciò che sta accadendo in Palestina esortando tutti i musulmani a sostenere la lotta di liberazione del popolo palestinese. Riportiamo il comunicato nella sua versione integrale. 

Repubblica di Tunisia

Direttorato della Grande Moschea Zaytuna e sue succursali

Università della Moschea Zaytuna

Tunisi, Rabī’ al akhir 1445, 10 ottobre 2023

Comunicato riguardo all’operazione: “Tūfān al Aqsa” (Alluvione della Moschea di  Gerusalemme)

Il giorno 7 ottobre 2023 ha segnato un momento epico nella lotta contro l’entità ebraico-sionista e ha svelato la fragilità delle sue fittizie forze armate, restituendo altresì speranza nella vittoria e liberazione di tutta la Palestina. Dinanzi a quest’epica operazione dichiariamo quanto segue:

Primo. Innanzi a tutto quest’epica operazione ha dimostrato ancora una volta che la liberazione della nobile città di Gerusalemme si iscrive nella via del Messaggero di Dio (Iddio lo benedica e gli doni la pace) come pure quella dell’intera Palestina: si tratta di un dovere individuale legale (sharaitico) che investe l’intera comunità islamica in ogni parte del mondo. Perciò non è islamicamente legittimo sottrarsi a tale dovere e delegarlo alla comunità internazionale che persiste nel sostenere e riverire l’entità sionista usurpatrice.

Secondo. L’epica operazione intrapresa da un’avanguardia dei nostri figli liberi a Gaza ha mandato un chiaro messaggio alla comunità islamica ed ai suoi eserciti, in particolare a quelli nei Paesi vicini alla Palestina occupata, affinché si muovano in fretta verso la Terra benedetta e si infiltrino nelle abitazioni per sradicare l’entità giudaica dalle origini artificiali, così come promesso da Dio.

Terzo. L’appoggio ed il sostegno alla lotta (jihād) in Palestina è un obbligo (fard) individuale per tutti i musulmani, ciascuno secondo le proprie possibilità; il livello minimo della fede richiede di levare sincere invocazioni a Dio affinché conceda la vittoria. Il dovere immediato per la comunità islamica è di tornare a percorrere la retta via, di volgersi pentita a Dio, di attenersi alle norme portate dal Profeta, di implorare la vittoria e l’aiuto solo da parte di Dio l’Altissimo: {la vittoria non viene che da Allah, l’Eccelso, il Saggio}

Quarto. Esortiamo gli imam affinché dai pulpiti assolvano al loro dovere religioso di spronare all’unità tra le file dei musulmani di fronte all’alleanza crociato-sionista, e gridiamo agli eserciti delle nazioni confinanti con la Palestina di assolvere al loro dovere di unirsi alla resistenza e non essere come coloro che dissero a Mosè: {Va’ tu con il Signore tuo e combattete insieme. Noi resteremo qui in attesa} (Corano 5:24); per tutta risposta Iddio li umiliò dicendo loro: {entrate dalla porta inchinandovi e dicendo: “perdono”} (Corano 2:58) cioè con umiltà, umiliazione, sottomissione. Preghiamo perché questo prossimo venerdì 13 ottobre 2023 sia intitolato: “Il venerdì di sostegno alla lotta in Palestina” nei sermoni, nelle manifestazioni e dimostrazioni a partire da ogni moschea in ogni Paese del mondo.

{Se vi chiedono aiuto in nome della religione, prestateglielo} (Corano 7:72), {O credenti, se farete trionfare [la causa di] Allah, Egli vi soccorrerà e renderà saldi i vostri passi} (Corano 47:7).

Sappiate, o musulmani nel mondo intero, siate certi, o combattenti di Gaza e di ogni luogo in Palestina, che Iddio ci ha chiaramente promesso la vittoria sui sionisti e sui loro alleati.

Chiarimento

Gli shuyukh della moschea Az-Zaytuna ribadiscono il loro sostegno incondizionato alla causa palestinese ed al popolo palestinese per riottenere i propri diritti violati. Questo sostegno, chiaro e senza ambiguità, era già stato pubblicato nella pagina ufficiale dell’istituzione fin dal primo giorno.

Gli shuyukh comunicano, altresì, che non hanno emanato alcun invito al jihād ed a mettersi in viaggio verso la Palestina occupata, giacché tale ruolo spetta solo alla Presidenza della Repubblica o alle altre autorità preposte dello Stato tunisino.

Chiediamo a Dio l’Eccelso l’Onnipotente di donare una netta vittoria ai fratelli in Palestina, pazienza ai resistenti, misericordia ai martiri, guarigione ai feriti. Grande è la benedizione del Signore e grande è la vittoria che Lui concede!