Se i sionisti non fossero così malvagi sarebbero quasi divertenti: l’ultima fake news vede un calendario trasformato in un ”elenco di terroristi”

In un bizzarro tentativo di distogliere l’attenzione dalle sue sanguinarie azioni a Gaza, l’esercito israeliano ha recentemente messo in scena una ridicola trovata di pubbliche relazioni che, invece di distogliere le critiche, ha solo messo in luce la portata della sua campagna di disinformazione. Lo spettacolo ha coinvolto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari che ha mostrato quella che secondo l’IDF era la prova dell’utilizzo da parte di Hamas dell’ospedale pediatrico Rantisi di Gaza City per tenere prigionieri.

Il “tour” di Hagari nel seminterrato dell’ospedale, presentato come una denuncia ”schiacciante”, comprendeva oggetti come vestiti da donna (che somigliavano sospettosamente a un camice da ospedale), un biberon, pannolini e persino tende. Sorprendentemente, il portavoce ha identificato un calendario appeso al muro che segnava i giorni del conflitto come un elenco di terroristi, una rivelazione che si è rivelata a dir poco assurda.

Mentre il portavoce militare indicava con entusiasmo oggetti di uso quotidiano come un bagno, una doccia e una cucina, affermava spudoratamente che si trattava di strutture per terroristi, come se anche gli amministratori, i pazienti e il personale dell’ospedale non utilizzassero tali servizi. Il culmine di questa farsa teatrale arriva quando Hagari mostra drammaticamente quel pezzo di carta attaccato al muro, sostenendo che si trattava di un elenco di terroristi. In realtà si trattava di un semplice calendario da muro, che metteva in risalto l’imbarazzante incompetenza dei militari genocidi.

La comunità internazionale si è affrettata a sfatare queste affermazioni assurde, e il direttore dell’ospedale pediatrico Rantisi ha negato con veemenza le accuse. Secondo lui, le stanze presenti nel video erano normali uffici amministrativi e parte della farmacia dell’ospedale. Migliaia di persone avevano cercato rifugio in queste stanze finché non furono evacuate con la forza dall’invasione israeliana.

Nel disperato tentativo di salvare la sua immagine a brandelli, l’esercito israeliano ha successivamente spostato la sua propaganda, sostenendo di trasferire le incubatrici a Gaza. Tuttavia, questo debole diversivo è stato prontamente smantellato, poiché gli ospedali di Gaza avevano un disperato bisogno di carburante, non di incubatrici. Le conseguenze delle azioni di Israele sono diventate dolorosamente evidenti quando l’ospedale al-Shifa di Gaza è andato fuori servizio per mancanza di carburante. Un neonato ha perso la vita e decine di altri sono rimasti in pericolo mentre il personale medico faticava a fornire assistenza senza elettricità, acqua o ossigeno.

Anche se le affermazioni di Israele sono state sistematicamente sfatate, Israele ha continuato spudoratamente a diffondere menzogne per giustificare le sue azioni indifendibili contro gli ospedali di Gaza. L’episodio del calendario costituisce un esempio lampante di quanto Israele sia disposto a spingersi per manipolare la percezione pubblica, anche a scapito delle vite umane e della decenza fondamentale. La comunità internazionale deve rimanere vigile nel denunciare e condannare tale propaganda vergognosa, ritenendo Israele responsabile dei suoi crimini di guerra e del palese disprezzo per la verità e per la vita umana.