La Guerra a Gaza 80° giorno: crisi profonda interna ad Israele

La situazione nella Striscia di Gaza continua a evolversi mentre la guerra si protrae oltre l’80º giorno, segnando una delle fasi più lunghe e complesse del conflitto.

Hamas respinge proposte di tregua temporanea finalizzata alla liberazione di prigionieri alzando l’asticella alla richiesta di un cessate il fuoco definitivo. 
Un funzionario di Hamas all’estero ha dichiarato che il movimento ha rifiutato proposte di tregua di una settimana o due. La posizione di Hamas è ferma, e la questione dei prigionieri di guerra non sarà discussa prima della fine della guerra. Questa posizione è stata condivisa anche dagli alti funzionari della Jihad islamica attualmente in Egitto.

Sul campo di battaglia

Il braccio militare della Jihad islamica, Saraya Al-Quds, ha abbattuto un drone tattico Skylark 1 impegnato in missioni di ricognizione. Nel frattempo, il lancio di razzi da parte della resistenza ha causato la morte di 12 persone in un insediamento colonico, sollevando domande su come Hamas riesca a resistere agli attacchi dell’esercito israeliano e contemporaneamente lanciare razzi da nord a sud.

Impatto economico e militare su Israele

Le notizie economiche provenienti da Reuters indicano che la guerra avrà un impatto significativo sul deficit fiscale di Israele che triplicherà. Nel frattempo, sono stati riferiti costi di guerra che ammontano a 65 miliardi di shekel, equivalenti a 18 miliardi di dollari. Le perdite umane tra i militari israeliani includono alti ufficiali, il 27% dei morti sono ufficiali.

A questo quadro si aggiungono i dati forniti da una ricerca israeliana che mostra come il  consumo di sonniferi, hashish e alcol da parte degli israeliani sia in aumento, spiegando gli effetti della pressione della guerra sulla salute mentale. Le divisioni interne e le controversie politiche sembrano influire sulla resilienza della società israeliana.

Tensioni interne ad Israele

Il Primo Ministro Netanyahu affronta gravi critiche e controversie interne. Ha impedito al capo del Mossad di partecipare alle riunioni sulla sicurezza relative ai combattimenti a Gaza. Nel frattempo, il Ministro della Sicurezza Nazionale ha dichiarato che la pressione militare deve continuare fino alla completa sconfitta di Hamas.

Il Presidente israeliano Herzog ha esortato la leadership a fermare le campagne elettorali, sottolineando l’importanza di evitare divisioni politiche durante il conflitto. Nel frattempo, il leader dell’opposizione Yair Lapid ha sottolineato l’urgenza del ritorno degli ostaggi come priorità. 

La proposta egiziana

Il giornale Maariv riporta che il Consiglio di Guerra discute una proposta egiziana secondo la quale 40 prigionieri verrebbero rilasciati in cambio di una tregua. Tuttavia, le famiglie dei prigionieri boicottano il discorso di Netanyahu alla Knesset, chiedendo un accordo immediato sullo scambio di prigionieri.

I successi della resistenza

Hamas sostiene di infliggere pesanti perdite all’esercito israeliano ed i giornalisti stranieri suggeriscono che Israele abbia abbandonato i suoi prigionieri a Gaza. Nel frattempo, le capacità di combattimento di Hamas migliorano, con l’apprendimento tattico dalle battaglie di Jabalia e Beit Hanoun.