[Video] Nuova depravazione israeliana a Gaza: droni riproducono il pianto di donne e bambini per uccidere i palestinesi

Nel cuore della Striscia di Gaza, dove gli indicibili orrori della guerra sono diventati una realtà quotidiana, è emersa una nuova atrocità che fa luce sugli abissi di depravazione a cui il regime israeliano è disposto a scendere. Le notizie provenienti dal campo profughi assediato di Nuseirat dipingono un quadro agghiacciante di droni quadcopter israeliani che usano i suoni più innocenti – bambini che piangono e donne che urlano – per attirare i palestinesi prima di abbatterli senza pietà.

La tattica è tanto vile quanto efficace: al calar delle tenebre, quando le strade sono tipicamente deserte, questi droni scatenano registrazioni di angoscia, sfruttando il naturale istinto di compassione e solidarietà della comunità. Ma ciò che attende chi osa rispondere non è aiuto o conforto, bensì una pioggia di proiettili dall’alto.

I residenti raccontano di notti sconvolte dalle grida dei neonati e dalle suppliche delle donne, che riecheggiano nei vicoli. Samira Abu al-Leil, testimone di questo orrore, racconta come le grida di una donna in preda all’angoscia abbiano infranto il silenzio della notte, attirando civili palestinesi che hanno cercato di offrire aiuto, solo per poi divenire bersagli di una raffica di spari dall’alto.

Questa crudeltà calcolata non conosce limiti. Come testimonia Muhammed Abu Youssef, le registrazioni variavano, spaziando dal pianto straziante dei neonati ai suoni stridenti del conflitto, tutti progettati per disorientare e manipolare. Ma la popolazione di Nuseirat, resistente di fronte a tanto terrore, ha rifiutato di essere attirata nella trappola tesa dai suoi oppressori.

L’uso di quadcopter armati con intenti letali segna un’inquietante escalation nell’implacabile genocidio di Israele a Gaza. Non accontentandosi più dei bombardamenti indiscriminati, ora Israele impiega droni senza pilota per seminare paura e caos tra i civili, bersagliandoli con spietata precisione.

La conferma arriva non solo da fonti video ma anche da testimonianze riportate anche da EuroMed Monitor che riporta che in seguito alla diffusione dei suoni agghiaccianti per attirare i palestinesi allo scoperto:

L’esercito israeliano ha preso di mira in modo indiscriminato e sistematico chiunque nel campo di Nuseirat stesse semplicemente camminando per strada o sbirciando dalle finestre, e ha preso di mira anche alcuni residenti civili che cercavano di spostarsi tra i centri di accoglienza e le case o di indagare su ciò che stava accadendo nell’area.