Nel cuore Maya del Messico sono diventate musulmane intere comunità indigene

Un viaggio nel cuore indigeno Maya del Messico mi ha mostrato come una vivace comunità musulmana sia sorta in questo paese prevalentemente cattolico.

Nello stato meridionale del Chiapas, in un paesaggio di montagne e foreste lussureggianti, ho incontrato i membri di una piccola comunità musulmana composta da centinaia di uomini e donne per lo più indigeni Tzotzil, molti dei quali arrivati all’Islam dopo aver abbandonato il cristianesimo cattolico o di altre denominazioni.

Gli uomini musulmani qui si distinguono per i loro cappelli di preghiera, o kufis, e le donne per i loro hijab che assumono la forma dei tradizionali scialli Maya.

La gente del posto afferma che le conversioni all’Islam qui iniziarono alla fine degli anni ’80, all’incirca nello stesso periodo in cui il movimento messicano zapatista stava diffondendosi nel Chiapas, quando istituzioni come il cristianesimo e il capitalismo venivano messi in discussione sempre più spesso.

Secondo l’ultimo censimento, circa l’83 percento dei messicani è cattolico; i musulmani sono meno dell’1 percento di una popolazione messicana di 120 milioni, un gran numero di musulmani è costituito da indigeni raggruppati all’interno e intorno a San Cristobal de las Casas, una città dell’altopiano del Chiapas dove convivono identità maya e ispanica.

“La gente ci ha guardato con sospetto quando ci siamo convertiti, hanno pensato che fossimo terroristi e avevano paura di noi”,

ha detto Mustafa, un membro della vicina comunità di Ahmadia.

“Ma con il passare del tempo e le nostre azioni, quell’opinione è cambiata”,

ha aggiunto. Umar, un ex pastore evangelico indigeno, si convertì all’Islam alla fine degli anni ’90 e ora fa da tramite tra cristiani e musulmani locali.

“La nostra è una religione monoteista”, ci ha detto. “Ma non adoriamo i santi.”

In seguito ho incontrato il 55enne Mohamed Amin che mi ha invitato a casa sua, offrendomi biscotti e tè. Mi ha mostrato dove prega cinque volte al giorno e mi ha fatto conoscere la sua famiglia. 

Mi ha spiegato il motivo principale alla base della sua conversione all’Islam: “mi piace essere pulito e cambiare i miei vestiti”, ha detto. “Questa è una religione pulita ed è quello che in origine mi ha attratto.”

 

L’articolo originale è di Edgard Garrido ed è stato pubblicato sull’Indipendent a questo link: https://www.independent.co.uk/news/world/americas/mexico-muslims-maya-heartland-chiapas-tzotzils-islam-catholic-converts-a8022711.html

Traduzione a cura di Carlo Delnevo

 

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