Chi ha iniziato l’ultima guerra di Gaza?

Notte del 11 Novembre 2019. Una forte esplosione fa tremare un palazzo al centro della Striscia di Gaza. L’esercito israeliano torna a colpire con una pioggia di missili Gaza. Almeno 10 i morti e decine i feriti. Tra le vittime spicca il nome di Baha Abu Ata, leader del movimento al Jihad al Islamya, e stratega della resistenza palestinese contro l’occupazione  israeliana. Con lui perdono la vita la moglie e i 6 figli.  È la fine della tregua che si protrae da Maggio scorso. 

 

Operazione Abu Ata e Ajouri 

È da Maggio che gli alti comandi militari israeliani su indicazione di Netanyahu si preparavano a colpire Abu Ata a Gaza e Akram Ajouri a Damasco, due alti dirigenti del movimento. Ma i raid, rimandati per motivi elettorali fino a pochi giorni fa, hanno ucciso solo Abu Ata, Ajouri infatti è riuscito a scampare al bombardamento israeliano dove però ha perso la vita il figlio Muad. Tel-Aviv nelle scorse ore si è affrettata a precisare che queste operazione non sono da intendersi come l’inizio di una nuova stagione di omicidi mirati. Insomma solo un conto in sospeso con Abu Ata e Ajouri. 

 

La risposta palestinese

La risposta del Jihad e di Hamas non si è fatta attendere: decine di missili sono partiti alla volta di Israele, colpendo il particolare i centri al confine con la Striscia e la regione centrale di Gush Dan. In uno degli attacchi, un razzo ha colpito un’autostrada vicino a Gan Yavne, a nord della Striscia di Gaza senza causare vittime.

 

Intensi bombardamenti sulla Striscia di Gaza e cessate il fuoco

Negli ultimi due giorni l’esercito israeliano sta colpendo pesantemente Gaza con bombardamenti in tutta la Striscia. Almeno 80 morti e un centinaio di feriti sono il bilancio di sangue di questa offensiva.
Oggi pare si sia raggiunto un parziale cessate il fuoco, grazie alla mediazione dell’Onu e dell’intelligence egiziana. Durerà?

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