In Siria da aprile più di mille morti per bombardamenti aerei, Idlib è assediata

Nuovi attacchi delle forze di Assad causano altri 21 civili morti ad Idlib.

Secondo gli osservatori, da aprile i bombardamenti del governo siriano e delle forze russe sulle ultime sacche di resistenza tenute dall’opposizione in Siria hanno ucciso 1.300 persone e sfollato quasi un altro milione di civili.

The Syrian Campaign, un’organizzazione umanitaria con sede nel Regno Unito, ha riferito che il servizio di soccorso della difesa civile siriana ha riportato la morte di 304 bambini e di 11 soccorritori nel bombardamento nella provincia di Idlib nord-occidentale e nelle campagne circostanti.

Nella provincia di Idlib in mano ai ribelli, ore dopo che questi dati sono stati rilasciati mercoledì, gli attacchi delle forze di Bashar al-Assad e dei suoi alleati russi hanno ucciso almeno altri 21 civili, tra cui 10 bambini.

L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha affermato che un missile terra-terra sparato dalle forze del regime ha colpito una struttura di maternità in un campo di fortuna per gli sfollati vicino al confine con la Turchia. Il missile ha ucciso 15 civili, tra cui sei bambini, e ne ha ferito circa altri 40.

Gli aerei militari russi hanno anche preso di mira la città di Maaret al-Numan, nel sud della provincia, ha riferito l’Osservatorio, e “sei civili sono stati uccisi, tra cui quattro bambini”.

Un fotografo che lavora con AFP ha visto i soccorritori recuperare i corpi coperti di polvere di una ragazza dai detriti e metterla su un’ambulanza.

Assad e i suoi alleati russi hanno lanciato attacchi aerei e una limitata campagna terrestre contro i resti dell’opposizione siriana il 26 aprile.

Da allora sono stati effettuati almeno 11.500 attacchi aerei, compreso l’uso documentato di oltre 460 bombe a grappolo e 1.280 bombe a barile, illegali ai sensi del diritto internazionale, bombe che sono state utilizzate per colpire infrastrutture civili come scuole e ospedali. Circa 42.000 persone sono fuggite dalle loro case solo nell’ultima settimana.

Ahmad Arafat, direttore della rete di protezione dei minori di Hurras a Idlib, ha dichiarato: “Con l’avvicinarsi dell’inverno, la situazione nei campi è molto grave. Coloro che sono fuggiti di recente vivono sotto gli alberi senza ripari o tende per proteggersi. I bambini vivono nella paura costante e non sono in grado di giocare fuori o andare al parco. Ovunque gli assembramenti di persone costituiscono un possibile obiettivo dei bombardamenti. Le scuole sono particolarmente pericolose. “

Un accordo di cessate il fuoco mediato da Russia e Turchia nel settembre dello scorso anno avrebbe dovuto salvare Idlib dall’ imminente attacco del regime, ma è stato accantonato dopo che a gennaio il gruppo radicale Hayat Tahrir al-Sham (HTS) ha sottratto il controllo dell’area a gruppi ribelli più moderati.

Le agenzie di aiuto hanno avvertito prima del cessate il fuoco dell’anno scorso che un assalto a Idlib avrebbe messo in pericolo la vita di 3 milioni di civili e scatenato il peggior disastro umanitario della guerra fino ad oggi. Originariamente sede di circa 1 milione di persone, la popolazione di Idlib è enormemente aumentata per l’accorrere di civili sfollati per i combattimenti in corso in altre parti del paese.

Nonostante un supposto cessate il fuoco, i combattimenti continuano anche nel nord-est della Siria, dove il mese scorso la Turchia ha lanciato un attacco contro le forze a guida curda appoggiate dall’Occidente.

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