La Somalia invita la Turchia ad avviare esplorazioni petrolifere, è il risultato della presenza strategica di Ankara nel Corno d’Africa

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato lunedì che la Somalia ha invitato la Turchia a condurre operazioni di trivellazione ed esplorazione petrolifera nei suoi mari. Le dichiarazioni del presidente turco arrivano nell-ambito degli sforzi crescenti mirati a sviluppare l’esplorazione petrolifera nella regione.

Abbiamo ricevuto una proposta dalla Somalia. Ci hanno detto che la Somalia ha petrolio nei suoi mari, ha detto Erdogan ai giornalisti sul volo presidenziale di ritorno dal vertice di Berlino di domenica in cui le potenze mondiali hanno discusso della situazione in Libia.

Erdogan ha detto che Ankara ha l’intenzione di accettare l’invito: “Ci sarebbero dei passi da fare lì. Questo è qualcosa di buono per noi “, ha detto.

Secondo la società di elaborazione di dati sismici Seismic Geo, esiste un elevato potenziale di esplorazione di idrocarburi al largo delle coste della Somalia. Il paese la scorsa settimana ha approvato una nuova legge sul petrolio per attirare investimenti stranieri nel settore energetico da parte di giganti come ExxonMobil e Shell.

Abdirashid Mohamed Ahmed, il ministro somalo responsabile del petrolio e delle risorse minerarie, ha annunciato lo scorso ottobre che il paese stava aprendo 15 blocchi per le compagnie petrolifere per ricevere offerte per l’ottenimento di licenze di esplorazione e di produzione.

La Turchia e la Somalia si sono avvicinate negli ultimi dieci anni e a hanno intensificato i legami commerciali e militari, Ankara è ben consapevole dei vantaggi economici e politici che si possono trarre dalla presenza nel Corno d’Africa.

Dalla storica visita di Erdogan nella capitale Mogadiscio durante una mortale carestia nel 2011, la Turchia ha fornito decine di milioni di dollari in aiuti umanitari alla Somalia. La Turchia ha anche costruito una base militare nella capitale somala per addestrare le forze locali. L’aeroporto internazionale di Mogadiscio e il porto marittimo sono gestiti da compagnie turche.

Il commercio bilaterale tra i due paesi è attualmente stimato ad un totale di circa 250 milioni di dollari, anche in quanto la Turchia ha investito 100 milioni di dollari nel paese.

Negli ultimi due mesi, le compagnie e i dipendenti turchi sono stati presi di mira durante due distinti attentati terroristici da parte di al-Shabab, un gruppo terroristico locale affiliato ad Al Qaeda.

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