Da Toscani che se frega del Ponte Morandi a Benetton che “sfratta” i Mapuche, l’inesistente superiorità morale delle Sardine

La foto che ritrae le Sardine con Benetton e Oliviero Toscani ha creato scompiglio nel popolo della sinistra. A ragione, in quanto mette in crisi quella presunta superiorità morale rivendicata da quella parte politica.  Toscani ha recentemente dichiarato: “Ma a chi interessa che caschi un ponte, ma smettiamola”, mentre Luciano Benetton è uno dei più grandi latifondisti della Patagonia nelle terre usurpate al popolo Mapuche.

Sono anni infatti che queste popolazioni lottano contro i grandi proprietari terrieri in generale e Luciano Benetton (proprietario di 900.000 ettari di terreno ) in particolare per contrastare la rapina di terre indigene perpatrata dalle multinazionali e da imprenditori europei ed americani ai danni dei popoli autoctoni. Questi popoli originari della Patagonia vivono a stretto contatto con la terra. 

Il magnante Joe Lewis padrone e signore di tutte le terre che circondano il Lago Escondido, è uno dei proprietari assieme a Benetton e ad altri magnati di una parte importante di questa regione. Fanno parte di questo gruppo selezionato anche il creatore della CNN Ted Turner, i Suchard (padroni della Nestlè), l’investitore ungherese Georges Soros, l’attore Sylvester Stallone, e fino a pochi anni fa il figlio di uno dei fondatori della Pepsi, Ward Lay. La lotta disperata dei mapuche è repressa nel sangue dalla gendarmeria e poco tempo fa è stato trovato il corpo di un attivista, Santiago Maldonado ucciso dagli squadroni della morte locali.

Il marchio Benetton è tra le ditte coinvolte nello sfruttamento dei lavoratori tessili in Ucraina ed altri paesi dell’Est Europa come documenta bene un articolo di Vita.

Nonostante ciò la Benetton cerca di darsi una finta immagine di azienda attenta all’ambiente e solidale respingendo tutte le accuse al mittente. Ma i fatti hanno la testa dura.

Quanto ad Oliviero Toscani che da anni passa quasi per un rivoluzionario, ospite alla trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora” ha offeso le povere vittime del crollo del Ponte Morandi con una buona dose di disumanità e cinismo.

Quando uno dei conduttori gli ha chiesto se fosse d’accordo con le Sardine che hanno definito “un’ingenuità” la loro foto con Luciano Benetton, il fotografo l’ha sparata grossa e ha dichiarato: “Ma a chi interessa che caschi un ponte, ma smettiamola”.

Uno che si definisce di sinistra, pro immigrati, democratico eccetera e poi viene praticamente rinnegato dalla figlia Olivia che scrive in una lettera pubblica a suo padre “Sin dalla separazione dei miei genitori l’ho sempre sentito imprecare contro di noi, bestemmiando, fino ad arrivare al limite inaudito di imprecare contro la nostra vita stessa (noi ancora bambine, ahimè). Il nostro riavvicinamento non sarà mai possibile senza un profondo e sentito atto di amore e conversione.’’

A Novembre dopo aver definito la Meloni brutta e stupida ricade in affermazioni sessiste nel corso della trasmissione La Zanzara su Radio 24, quando Cruciani chiede: “se tu dopo una catastrofe rimanessi da solo su un’isola deserta insieme a Giorgia Meloni e Laura Boldrini, con chi andresti a letto per la continuità del genere umano?”, la risposta di Oliviero Toscani è stata: “Con la scimmia che c’è sulla palma. Ci sarà un scimmia sulla palma, o no? Una nuova genetica, una nuova scimpanzerotta”.

Quali sono le differenze tra queste e altre affermazioni altrettanto disgustose che questo artista sputa fuori da anni e anni e quelle di noti xenofobi come Sallusti o Feltri? Loro almeno si esprimono nello stesso modo ma coerentemente con le idee che professano, senza la tessera del PD e senza passare per amici di sedicenti imprenditori illuminati. 

Nessun commento

Lascia un commento sull'articolo