Elezioni in Iran: al Parlamento vincono i principalisti sconfitto Rouhani

I dati parziali delle elezioni in Iran che provengono dai diversi collegi elettorali del paese mostrano una netta prevalenza dei candidati del fronte “principalista” ovvero quelli che siamo abituati a chiamare conservatori ma che in Iran vengono definiti anche rivoluzionari contrapponendoli ai riformisti di Rouhani. 

I risultati parziali sono stati pubblicati dai media iraniani poche ore dopo la chiusura dei seggi di venerdì sera. 

 

Secondo l’agenzia di stampa Fars, i principalisti contano su un netto a Tehran, città che esprime seggi nel Parlamento iraniano ma il segretario del comitato elettorale del ministero dell’Interno, Esmail Mousavi, ha dichiarato che i risultati ufficiali della circoscrizione saranno resi noti sabato.

I seggi elettorali in tutto il paese erano aperti alle 8:00 di venerdì e avrebbero dovuto chiudersi alle 18:00 ma il tempo per votare è stato prolungato più volte per l’alta affluenza.

Le ultime elezioni tenutesi nel 2016 sono state dominate dal fronte riformista ma il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo nucleare iraniano del 2015, le sanzioni di Washington e l’omicidio del generale Qassem Soleimani hanno penalizzato gli uomini del presidente Rouhani e favorito i principalisti guidati dall’ex sindaco di Tehran Mohammad Bagher Ghalibaf. 

Ghalibaf è un veterano della guerra Iran-Iraq ed ex comandante di Pasdaran, che in queste elezioni ha ottenuto un ottimo risultato a Teheran, cosa che lo proietta verso la presidenza de futuro Parlamento iraniano al posto di Ali Larijani.

Con questo risultato le forze più vicine alla Guida Suprema Ali Khamenei ora controllano tutte le principali leve del potere in Iran, ad eccezione della presidenza e  le elezioni presidenziali sono previste per il prossimo anno, fino ad allora il Presidente Rouhani dovrà vedersela con un Parlamento poco favorevole alle sue iniziative. 

Sono stati eletti anche 14 esponenti di spicco durante la presidenza di Ahmadinejad che oggi ha un suo movimento su posizioni eterodosse rispetto al blocco principalista.

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