Questa pandemia sia un’occasione di pace per i popoli del mondo

Riceviamo dal giudice Mohamed Abdel Wahab Khafagy, Vicepresidente del Consiglio di Stato e Presidente del Tribunale Amministrativo di Alessandria d’Egitto, un contributo sulla crisi mondiale generata dalla pandemia di Coronavirus. Khafagy è un magistrato molto noto in Egitto per aver emesso delle sentenze importanti e coraggiose su questioni di grande rilevanza politica. 

Non c’è alcun dubbio sul fatto che il problema del Coronavirus abbia eliminato giorno per giorno ogni confine tra tutti i Paesi del mondo. I membri dell’Unione Europea però sono stati colpiti da questo dramma, ma non tutti hanno collaborato a prestare un aiuto solidale.

Neanche i paesi più potenti come la Cina, gli Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna e Francia sono riusciti a restare indenni dal contagio di questo virus. Nemmeno l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS) a cui e’ affidato il compito di affrontare le pandemie mondiali ha trovato ancora una strada per far fronte a questo grave problema.

Dopo le migliaia di decessi e le decine di migliaia di contagiati, il mondo si è reso conto del grado di aggressività di questo virus e non ha potuto che dichiarare la pandemia e decretare un’emergenza sanitaria globale.

E’ davvero significativo come questa pandemia abbia colpito soprattutto i Paesi che dominano il mondo, soprattutto la Cina e gli Stati Uniti che nonostante questo potere non hanno  un modo reale per proteggere i loro cittadini. Dovremmo considerare questa pandemia un allarme che attira l’attenzione di tutta l’umanità, sul grande bisogno di pace e di solidarieta’ invece della corsa agli armamenti, in special modo di quelle batteriologiche e chimiche!

La crisi del Coronavirus ha rivelato il pericolo in cui viviamo. Infatti è evidente la mancanza di moralità in un mondo dove siamo tutti minacciati dall’arsenale batteriologico e chimico; molti dei Paesi più potenti sono usciti dal trattato sulle armi batteriologiche e atomiche nell’anno 1972, invece di concentrarsi a diffondere la pace, la solidarietà’, e la fratellanza. 

L’Italia è il Paese che ha sofferto e subito  più di tutti di questa drammatica contingenza e sia l’Unione Europea nel suo complesso e i governi dei maggiori Paesi hanno lasciato che l’Italia affrontasse da sola la pandemia devastante del Coronavirus. Quando i cittadini Italiani cadevano vittime indifese del male sconosciuto che li ha aggrediti senza pietà non hanno manifestato compassione e solidarietà. 

Ha dimenticato il mondo intero ciò’ che ha donato l’Italia all’umanità’? La cultura, l’arte, e la civiltà che fu sparsa in ogni angolo della terra?!

In conclusione il genere umano non può uscire da questo calvario senza l’unione dell’uno con l’altro anche se ironicamente il virus ci costringe a stare lontani. Il destino che sta affrontando l’Italia è  il destino di ognuno di noi se non mostriamo il dovuto interesse, e senza tendere la mano nel momento giusto.

Inoltre quello che ha confermato questa pandemia è che la gente comune di qualsiasi parte della terra è unita, anche se i loro governi sono distanti. I popoli mostrano solidarietà e questa solidarietà  è di certo più grande dell’avidità dei Paesi stessi. Gli uomini di ogni parte del mondo hanno tutti gli stessi bisogni, problemi, e sogni.

Ora il mondo attende le risposte degli scienziati e dei ricercatori che sicuramente tra non molto riusciranno, se Dio vuole, a trovare un rimedio che apre le vie del bene e chiude le vie del male, e questo permetterà di registrare una vittoria dell’umanità nella storia del mondo.

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