La Commissaria UE alla salute: il lockdown fa male alla mente

La Commissaria Europea per la salute Stella Kyriakides ha ricordato durante una recente conferenza stampa l’intenzione di lavorare per evitare una situazione in cui gli Stati non abbiano altra scelta che implementare un lockdown generalizzato.

Kyriakides ha sottolineato l’impatto negativo sulla salute mentale dei cittadini, l‘economia, l’educazione dei bambini, il mondo del lavoro e la vita di tutti in generale invitando i paesi a cooperare per un’azione armonizzata.

Il messaggio di Kyriakides arriva in concomitanza con la decisione del Consiglio Europeo di ridurre il budget del programma EU4health dai €9.4 miliardi proposti dalla Commissione Europe a soli €1.7 miliardi. Il programma EU4health è la strategia dell’Unione in risposta al COVID-19 e prevede al suo interno sotto-programmi di finanziamento per Stati Membri, organizzazioni sanitarie ed organizzazioni no-profit. 

Gli obiettivi principali del programma sono quelli di potenziare la capacità degli Stati di rispondere alle minacce contro il sistema sanitario provocate dal COVID-19, di rafforzare la capacità degli attori di rispondere alle pandemie nel lungo termine, e di assicurare l’accessibilità e le scorte di medicinali ed equipaggiamento sanitario.

La sanità è prerogativa nazionale ma negli ultimi mesi le azioni a livello europeo e l’armonizzazione hanno portato ad effetti positivi nell’affrontare la sfida del COVID-19. Programmi come AAL (Programma di vita attiva ed assistita), il Programma “Più anni, vite migliori“, il Partenariato europeo sull’invecchiamento attivo e sano, e l’azione di coordinamento e  supporto To-Reach sono alcune delle esperienze positive nel campo della ricerca e l’innovazione che in tema COVID-19 hanno dimostrato l’importanza di lavorare insieme, con azioni comuni, migliorando le strategie di trasferimento dell’innovazione fra sistemi sanitari ed assicurandosi che i sistemi sanitari abbiano la capacità di resistere a shock come quelli del COVID-19 in futuro. 

Gli esperti che hanno analizzato gli effetti della pandemia sono concordi sul fatto che essa non ha portato a nuovi problemi, ma ha fatto emergere quei punti deboli che i sistemi sanitari già avevano. Il programma RTD-Horizon Europe, uno dei maggiori in tema di ricerca e innovazione che è attualmente in costruzione ed includerà quadri di cooperazione per Stati Membri, ricorda che sfide globali come il COVID-19 richiedono azioni comuni e questo non può che richiedere un quadro di cooperazione comune internazionale.