Il comandante Di Maggio chiude le Moschee a Roma ma ha una casa abusiva

Continuano ad emergere scandali nel Corpo di Polizia di Roma Capitale e non c’è pace neanche per l’ex Comandante Antonio Di Maggio in pensione da luglio scorso. Noto anche come “lo sceriffo”, Di Maggio è stato protagonista di una stagione di sgomberi nella Capitale dove cogenti questioni sociali sono state gestite come un problema di ordine pubblico.

In un servizio di Report del 7 dicembre è emerso che gli ultimi due Comandanti dei Vigili di Roma Stefano Napoli ed Antonio Di Maggio hanno acquistato case abusive che ora non si possono più abbattere, case realizzate all’epoca di Veltroni anche con un inopportuno intreccio tra il costruttore e i due comandanti in questione. Il sindaco Raggi ha pensato bene di promuoverli entrambi.

Ad Antonio Di Maggio si deve tra l’altro una spettacolarizzata stagione di chiusure dei Centri Islamici nella Capitale che ha portato a diverse manifestazioni tra cui una con Preghiera Islamica svolta davanti al Colosseo il 21 ottobre del 2016.

Diverse sentenze anche recenti hanno tenuto aperte queste strutture palesando, oltre al vuoto normativo che porta alle “moschee informali”, una mancanza di volontà da parte dell’amministrazione di affrontare la questione come si confà ad una capitale europea affidandosi invece al braccio armato che persegue presunti abusi. Braccio armato che a sua volta sembra essere residente nell’irregolarità!