La rana di Chomsky si salva con la medicina omeopatica

Anche gli animi più scettici dovranno a questo punto riconoscere il grande potere che hanno in mano le multinazionali del farmaco. L’incapacità o la non volontà di creare una ricerca indipendente da parte degli stati ha portato l’intero globo ad uno stato di cose dal quale non sembra esserci via d’uscita.

Abbiamo un po’ tutti l’impressione di aver fatto la fine della famosa rana di Chosmky, la quale abituatasi gradualmente all’aumento della temperatura dell’acqua messa a fuoco lento, finisce per essere bollita perché troppo debole per saltare al momento in cui il calore le risulta finalmente insopportabile.

La pervasività del potere esercitato da Big Pharma lo si avverte nella costante minaccia del principio di autodeterminazione in materia di salute. Sembra esserci un unico vettore di forza secondo cui la politica e il grosso dell’informazione sembra dirigersi, che è poi lo stesso degli interessi di chi produce la grande quantità e varietà di farmaci e presidi di cui la nostra società sembra potere non più fare a meno. 

Cosa servirebbe

In questa situazione, rispetto alla quale sembra non ci sia altra alternativa che la sottomissione, avremmo bisogno di una medicina indipendente dai grossi investimenti delle case farmaceutiche, una medicina che cura con semplicità, con farmaci che nessuno può brevettare, la cui ricerca è clinica, pratica, sicura. Ci vorrebbe una medicina che non ti dica 20 anni dopo che i farmaci utilizzati prima erano inutili o financo dannosi.

Avremmo bisogno invece di una medicina capace di crescere senza contraddire il proprio passato: ciò che fa bene ora deve essere stato benefico cento anni fa come lo sarà tra cent’anni, come si può essere fiduciosi altrimenti? Ma soprattutto avremmo bisogno di una medicina che fosse resiliente e che in quanto tale sarebbe oggi anche libera e indipendente. Ebbene, come spesso accade, quello di cui abbiamo bisogno non lo vediamo anche se l’abbiamo sotto gli occhi, perchè noi una medicina cosi l’abbiamo e si chiama Medicina Omeopatica.

La medicina omeopatica

La medicina omeopatica utilizza rimedi minerali, vegetali ed animali che nessuno può brevettare. La ricerca di nuovi rimedi, qualora ce ne fosse bisogno, sarebbe libera, clinica e a basso costo perché la materia medica omeopatica si costruisce in base ai sintomi clinici sviluppati dai pazienti trattati con determinate sostanze senza bisogno di costose apparecchiature né di laboratori miliardari.

Il costo dei rimedi omeopatici è di fatto ridicolo, con 100 ml di tintura madre di un determinato rimedio si possono curare centinaia di migliaia di persone. Per non parlare della esiguità degli effetti collaterali sia in termini di gravità degli stessi che in numero.  

Una rinascita possibile

La medicina omeopatica ha tutti i numeri per poter essere il volano per una piccola grande riscossa per tutti coloro che sentono la pressione di un sistema troppo difficile da combattere individualmente sul terreno dell’attuale concezione scientista e tecnocratica, essa infatti proponendo un diverso paradigma, anche e non solo sul piano economico, offre la possibilità per uno stile di vita capace di svincolarsi da un sistema da molti sentito come oppressivo e lesivo della libertà di cura.