Tutto online (il paradigma della pizza)

Ieri ho provato a spedire un plico per corriere. Una volta facevo una telefonata, arrivava un simpatico ragazzo (nel mio quartiere era sempre lo stesso) con un furgone, mi dava un modulo che compilavo in pochi minuti e via. Oggi ci sono solo siti che ti propongono: “Spedisci online!” come se ti stessero facendo un favore.  Ancora cercano di farti credere che il tuo plico lo smaterializzi e lo infili nel tuo pc, ma in realtà il mio plico ha bisogno di essere portato materialmente da casa mia a quella del destinatario, né più né meno delle pizze che ordiniamo online ma poi ce le porta il rider.

E le poste? Ce n’è una sotto casa mia. Dalla finestra vedo ogni giorno fin dal primo mattino lunghe code: code sovietiche, code da tempo di guerra. Causa pandemia si fanno all’aperto, col solleone o con la neve. “Guarda le poste private” suggerisce un’amica. Giusto, viva le privatizzazioni, viva la concorrenza che ci risparmia le code della burocrazia pubblica. Ce ne sono tante. Sui loro siti solo offerte allettanti per “il mio business” o “il mio e-commerce”. Una sola fornisce anche un contatto telefonico. Finalmente una voce umana. Che mi spiega gentilmente: “Ci dispiace, attualmente lavoriamo solo con clienti fissi”. 

Alla fine (grazie ad un amico avvocato) un corriere lo trovo. Passerà a ritirare il plico a casa mia. “Ti arriverà per mail un’etichetta che dovrai stampare e incollare sulla busta”. Oops! Io la stampante non ce l’ho più. Mi ero lasciata convincere dal tutto online. Devo quindi cercare una copisteria, controllare gli orari di apertura, inoltrarle l’etichetta da stampare e andare a ritirarla. E’ il paradigma della pizza. Quando hai fatto la tua scelta tra pagine e pagine di colorati menù alla fine ci vuole sempre chi te la porti. 

Con l’ideologia del tutto online una serie di lavori che prima venivano fatti da impiegati e segretarie, retribuiti, oggi sono scaricati su un ceto medio minuto di commercianti, artigiani, professionisti indipendenti, pensionati, casalinghe che li fanno gratis. Non è difficile capire chi ci guadagna e chi ci perde.