L’ex ambasciatore italiano: il sessismo non c’entra, la UE conferma: protocollo rispettato

“Sorpreso da quanto accaduto a Ursula von der Leyen, non capisco che intesa ci fosse tra i due protocolli’. 

“Le accuse di sessismo mosse “in alcuni ambienti” contro il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sono sciocchezze. Il sesso non c’entra , le visite di donne ai vertici in Turchia sono all’ordine del giorno , basti pensare alla cancelliera Merkel .”

Lo afferma all’Adnkronos Carlo Marsili, ex ambasciatore italiano in Turchia dagli inizi del 2004 alla fine del 2010, commentando il caso che si è aperto con il video, girato ieri a Ankara, che mostra il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ed il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, sedere uno accanto all’altro su sedie dorate, mentre la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, rimane in piedi in attesa di trovare posto. “In sette anni in Turchia ho dovuto preparare parecchie visite di Stato ed ufficiali tra cui quelle degli allora presidenti della Repubblica Ciampi e Napolitano. Quando si prepara una visita ci sono due parti che decidono minuto per minuto che succede: uno è il protocollo locale, in questo caso turco, l’altro è l’ambasciata della delegazione ospite”, sottolinea Marsili, che si dice “sorpreso da quello che è successo” a Ankara , perché “non capisco che intesa ci fosse tra l’ambasciata Ue e il protocollo turco” che, precisa, “non agisce da solo”.

I turchi, prosegue l’ex ambasciatore italiano, in questi casi “vogliono sapere chi è il capo delegazione per una questione di protocollo”Marsili spiega: “Se Michel e von der Leyen erano sullo stesso livello , allora bastava farlo presente ed esigere parità di trattamento . Ho avuto anch’io lo stesso problema una volta quando vennero in visita i due presidenti delle commissioni Esteri di Camera e Senato”, precisando che sarebbe stato giusto far sedere i due leader Ue uno alla destra e un’altra alla sinistra di Erdogan. “Non capisco come mai non ci sia stata un’intesa preventiva, si decide in due e se l’ambasciata non è d’accordo basta dire che la visita non si fa e normalmente la controparte si adegua” conclude.

La Commissione ha fatto commentare l’incidente al portavoce Eric Mamer, che fra le altre cose ha sottolineato come i sopralluoghi degli incontri siano stati eseguiti dallo staff del Consiglio Europeo; il Consiglio Europeo invece non ha commentato pubblicamente l’incidente, ma parlando informalmente con Politico.eu ha fatto sapere che dal proprio punto di vista il protocollo è stato rispettato, dato che Michel era la carica europea più alta presente durante l’incontro.

Anche il ministro degli Esteri Mevlüt Çavuşoğlu durante una conferenza stampa con il suo omologo kuwaitiano, lo sceicco Ahmad Nasser Al Mohammad Al Sabah, ha parlato del caso.

“Ci sono accuse ingiuste nei confronti della Turchia. La Turchia è uno stato con radici profonde e non ospita ospiti per la prima volta. Il protocollo applicato nelle riunioni in Turchia è il protocollo internazionale ed è stato attuato nel quadro dell’ospitalità turca conosciuta in tutto il mondo”, ha affermato.

Le richieste fatte dalla parte UE sono state soddisfatte. Ciò significa che la disposizione dei posti a sedere è stata realizzata secondo i loro suggerimenti. Le nostre unità protocollari si sono riunite in precedenza e le loro richieste sono state soddisfatte “, ha aggiunto Çavuşoğlu.