Erdogan e Rama inaugurano la Moschea di Ethem Bey restaurata a Tirana

Lo scorso 17 gennaio a Tirana, Il Presidente della Repubblica di Turchia Recep Tayyip Erdoğan, Il presidente del Direttorato per gli Affari Religiosi di Turchia Ali Erbaş e il primo ministro albanese Edi Rama hanno presenziato l’inaugurazione della moschea Ethem Bey, dopo l’intervento di restauro a cura dell’Agenzia turca di cooperazione e coordinamento (TIKA) iniziato nel marzo 2018 e conclusosi con la riapertura al culto nel mese di ottobre 2021.

Unica superstite di altre otto grandi moschee costruite nella capitale Tirana durante il periodo ottomano, La Moschea di Ethem Bey fu iniziata da Molla Bey nel 1793-1794 (1208 Hijri). Alla morte di Molla Bey, la moschea fu completata da Ethem Bey, suo figlio, nel 1822-1823 (1238 Hijri). 

Inserita in un unico complesso architettonico che include anche la torre dell’orologio questa moschea rappresenta il cuore della Tirana di ieri e di oggi. E’ rimasta chiusa durante il periodo della Repubblica Socialista Popolare d’Albania (1946-1985) fino al 18 gennaio 1991, quando –  nonostante l’opposizione delle autorità comuniste – 10.000 persone entrarono nella Moschea di Ethem Bey  reclamando il diritto al culto,  un evento fondamentale nel percorso di rinascita della libertà religiosa in Albania.

La moschea di Ethem bey si estende su una superificie di 310 mq e presenta una pianta quadrata con portico colonnato con tetti a spiovente e una sala di preghiera sormontata da una cupola semisferica fiancheggiata da un minareto. 

La moschea, che architettonicamente riproduce fedelmente lo stile ottomano del XVIII – XIV secolo, presenta ricche decorazioni interne ed esterne con motivi floreali e fitomorfi, paesaggi naturali di ruscelli e cascate, a testimonianza della fusione di elementi attinti  dalla tradizione  locale, dalle influenze barocche e dall’arte ottomana. Un esempio del genio artistico prettamente balcanico  che non manca di testimoniare i profondi legami culturali che intercorrevano tra l’Albania e l’Impero Ottomano.

Il gioiello di Tirana

Durante la cerimonia di apertura il presidente della Repubblica di Turchia Recep Tayyip Erdoğan ha esordito il suo discorso lodando il nome di Allah per aver riunito i cuori in un’occasione tanto speciale, estendendo il proprio messaggio di affetto a tutti i Balcani per la gioia di poter condividere progetti ed opere a simbolo e suggello di fratellanza. 

“La Moschea di Ethem Bey patrimonio storico e culturale comune di Turchia e Albania, è anche il gioiello di Tirana. Costruita dagli “Evlad-i Fatihan” (letteralmente i figli di Fatih, ossia i turchi insediatisi nei balcani a seguito della conquista di Costantinopoli per mano di Fatih Mehmet Sultan)  con dovizia di manodopera e dedizione spirituale in ogni sua singola parte, oggi riacquista il suo antico splendore ed eleganza architettonica. Quest’opera unica, che ci presenta una raffinata comprensione dell’arte balcanica con i suoi ornamenti variopinti, è tra le opere più illustri che tramandano i metodi dell’architettura ottomana ai giorni nostri. La nostra moschea, che durante il giorno perfeziona la bellezza di Tirana, inshaAllah lascerà incantati coloro che la contempleranno con l’illuminazione notturna “.

 

Il presidente Erdoğan ha espresso la sua gratitudine ai ministri albanesi nella persona del primo ministro Rama per il loro sostegno al processo di restauro, e ha concluso il discorso con una preghiera: 

“Possano le preghiere e il culto in questa bellissima moschea essere accettate e ricompensate da Dio. Possa il mio Signore non lasciarci senza amore, senza acqua, senza aria, senza una patria, senza un tempio, un minareto , e senza adhan, il richiamo alla preghiere”.

Con Tika dal 1996 sono stati realizzati 546 progetti 

17 Gennaio ha di fatto costituito  data storica non solo per Tirana ma anche per Laç, la frazione del comune di Kurbin che sorge lungo la SH 1, l’importante strada che collega Tirana a Scutari, danneggiata dai terremoti del 2019 e dove sono stati consegnati in dono dalla Turchia 522 appartamenti. 

Il sostegno e la cooperazione Turchia – Albania non si limitano infatti al mero restauro di opere architettoniche di epoca ottomana. Dal 1996 ad oggi in Albania sono stati realizzati ed implementati oltre 546 progetti, con l’obiettivo di ricostruire l’infrastruttura istituzionale per la trasformazione socio-economica e lo sviluppo del Paese, migliorare la capacità amministrativa, rafforzare i settori produttivi e aumentare la capacità occupazionale, sviluppare la sanità e l’istruzione, tutelando il patrimonio storico e culturale comune e rilanciando il turismo.