Il caso Bianca Balti. La mastectomia preventiva è una scelta razionale?

Il fatto

Bianca Balti è una top model che ha deciso di sottoporsi ad una doppia mastectomia,  un intervento chirurgico per rimuovere entrambi i seni, per ridurre cosi il rischio di ammalarsi di cancro. Balti è portatrice della mutazione genetica BRCA1, che è associata a maggior rischio di sviluppare un tumore al seno o alle ovaie. La Balti ha condiviso la sua decisione e tutto il suo percorso medico chirurgico su i suoi social, incoraggiando altre donne a prendere decisioni simili se a rischio di sviluppare questo tipo di tumore. La top model ha scritto che ha fatto questa scelta anche perché vuole essere di esempio per le proprie figlie e perché non può permettersi di ammalarsi essendo responsabile economicamente per la sua famiglia. La modella ha  recentemente pubblicato una foto di se stessa nuda e sorridente, mostrando la cicatrice sotto il seno destro, con l’hashtag “Nuovo anno, nuova me”.

Mastectomia preventiva

La rimozione di entrambi i seni e dell’utero e delle ovaie sono tutte opzioni per ridurre il rischio di sviluppare il cancro. Tuttavia ci sono alcune considerazioni da fare prima di prendere una decisione del genere. La rimozione dell’utero e dell’ovaie è un intervento chirurgico più invasivo rispetto alla mastectomia e comporta una serie di cambiamenti fisici ed ormonali. Inoltre la rimozione di utero ed ovaie sono procedure con conseguenze definitive e non reversibili sulla capacita procreativa, il che significa che una volta eseguite, non è possibile riconsiderare la decisione. Pertanto queste opzioni andrebbero attentamente considerate prima di essere intraprese. C’è da dire anche che la rimozioni dei seni, utero ed ovaie non garantisce comunque la prevenzione dalle relative patologie tumorali per il 100%. Altre forme di prevenzione, come ad esempio lo screening regolare possono essere altrettanto importanti.

La mastectomia non è comunque una opzione adatta a tutte le donne.  La decisione di sottoporsi ad una mastectomia dipende da molti fattori, tra cui il rischio di sviluppare un cancro al seno, i trattamenti alternativi disponibili e le preferenze personali. La mastectomia può essere raccomandata per le donne con un rischio molto elevato di sviluppare il cancro al seno, come ad esempio quelle con la mutazione genetica BRCA1 o BRCA2 o quelle che hanno già avuto un cancro al seno. Tuttavia, la maggior parte delle donne non ha bisogno di sottoporsi a questo tipo di intervento. La prevenzione del cancro al seno può includere anche altre misure, come il controllo regolare del seno e uno stile di vita sano.

Valutazione del rischio

Comunemente si crede che ci siano alcune misure che possiamo prendere per ridurre i rischi a cui siamo esposti e proteggere la nostra salute, come fare scelte alimentari sane, fare esercizio fisico regolarmente e indossare la cintura di sicurezza in auto, per ridurre il rischio di ammalarci o di subire lesioni.

Allo stesso tempo, è innegabile che naturalmente tutti abbiamo la naturale tendenza a riconoscere i rischi a cui siamo esposti e a prendere di conseguenza decisioni informate su come gestirli. Ciò significa valutare i rischi e i benefici di ogni scelta e decidere quale opzione sia più appropriata per noi. In alcuni casi, questo può significare accettare un certo livello di rischio, mentre in altri casi può significare prendere misure per ridurlo al minimo.

Una scelta razionale 

Ma il rischio, qualsiasi rischio, che sia quello di attraversare la strada o quello di una scelta che potrebbe rivelarsi sbagliata fa parte della vita, non accettare un rischio, o ancora prima, ragionare riguardo alle proprie scelte in termini di rischio, equivale a vivere nel terrore. Il rischio fa parte della vita e non possiamo eliminarlo completamente, cosi come non possiamo controllare tutto nella vita e a volte è necessario affrontare sfide impreviste. L’idea di trovare un equilibrio che ci permetta di vivere una vita sana e appagante senza vivere nel terrore, prendendo misure per proteggere la nostra salute e imparando a gestire i rischi, è di fatto una condizione irraggiungibile, un castello di carta che poggia su una idea scienza vissuta come dogma. Sembra che la nostra società ignori che di fatto le vere cause del cancro sono sconosciute e che questa storia dei fattori di rischio è un gioco fatto sulle probabilità che da un momento all’altro potrebbe crollare. L’uomo di oggi sembra proprio che non ce la faccia a guardare in faccia questa semplice verità. Viviamo in un mondo che si illude di essere razionale quando invece la proprie scelte sono per lo più prese su un piano emotivo poggiandosi su un modello ideologico e questa vicenda, con tutto il rispetto per la libertà di autodeterminarsi di ciascuno, ne è la prova più lampante. Non c’è nulla di razionale nel fare un danno sicuro e difficilmente quantificabile per un rischio ipotetico. Pensare che un intervento chirurgico, come una mastectomia, possa essere priva di effetti avversi per la salute non solo immediati ma anche a lungo termine è oltremodo ingenuo e frutto di un pensiero semplicistico.

 Una serenità difficile

Vivere “con maggior sicurezza” sotto la spada di Damocle di quello che potrebbe succedere, del dubbio, del “potrebbe essere”, del “chissà”,  del “se facessi” è evidentemente una idea che merita tutta l’ironia possibile nonché il primo passo verso l’infelicità perpetua. Misurare le proprie scelte in termini di rischio significa già aver perso qualsiasi serenità, specie i campo sanitario dove praticamente possiamo dire che in qualche misura siamo tutti a rischio più o meno grande di tutto. Vivere con serenità é impossibile non accettando il rischio. Per non parlare del fatto che la quasi totalità delle persone non si occupa di seguire stili di vita salutari ma sembra essere pronta a sottoporsi ad interventi chirurgici preventivi. ُ Non ci vuole un fine psicologo per capire che tutto ciò nasconde qualcosa di profondamente autodistruttivo.