Muore il piccolo Muhammad Tamimi, palestinese colpito a morte dai soldati israeliani

Muhammad Tamimi, bambino palestinese di due anni colpito alla testa dal fuoco dei soldati israeliani, è morto lunedì scorso a causa delle ferite riportate.

Muhammad Tamimi e suo padre Haytham Tamimi erano stati colpiti dal fuoco israeliano vicino a Ramallah, nella Cisgiordania occupata, il giovedì della settimana precedente.

Secondo i testimoni oculari, i due si trovavano nella loro auto parcheggiata fuori dalla loro casa nel villaggio di Nabi Saleh quando sono stati presi di mira.

Haytham è stato colpito al petto e trasportato all’ospedale di Ramallah, mentre Muhammad è stato gravemente ferito alla testa e trasferito in un ospedale israeliano, dove è rimasto in terapia intensiva per quattro giorni fino a quando è stato dichiarato morto.

L’esercito israeliano ha ammesso di aver sparato al bambino e a suo padre, dicendo di averli scambiati per combattenti palestinesi.

In una dichiarazione, l’esercito ha affermato che stavano rispondendo al fuoco di un gruppo di combattenti palestinesi che, a quanto pare, pochi minuti prima avevano preso di mira un insediamento coloniale nelle vicinanze.

Tuttavia, Basem Tamimi, un parente della famiglia e attivista locale, ha raccontato a Middle East Eye che Muhammad e Haytham erano in un’auto e stavano per allontanarsi. Non appena l’auto si è mossa, i soldati israeliani hanno sparato contro di loro.

“Le forze israeliane si trovavano vicino alla casa e hanno sparato proiettili contro l’auto”, ha detto Basem.

Un filmato registrato da un residente della zona mostra il padre col bambino gravemente ferito mentre si trovano all’interno dell’auto parcheggiata fuori dalla loro casa.

Nabi Saleh, un piccolo villaggio situato a nord-ovest di Ramallah, è da tempo sotto i riflettori per essere stato luogo di diverse manifestazioni contro l’occupazione israeliana in Cisgiordania. Per questo motivo, è stato sottoposto ad una maggiore repressione da parte delle forze israeliane, che regolarmente effettuano incursioni nella zona.

Secondo Basem, almeno 27 residenti del villaggio sono stati uccisi dal 1967, 400 feriti dal 2009 e altri 400 arrestati.

Ha affermato che gli arresti e le violenze fanno parte della sistematica politica israeliana che cerca di “spezzare la volontà di questa generazione”.

Quest’anno le forze israeliane e i coloni hanno ucciso almeno 119 palestinesi in Cisgiordania e a Gerusalemme Est e altri 34 nella Striscia di Gaza. In totale sono stati uccisi almeno 25 bambini.

Traduzione da originale pubblicato da Middle East Eye