Omicidi e torture: la vendetta israeliana contro i prigionieri palestinesi

Cisgiordania. I prigionieri palestinesi hanno inviato un messaggio riguardo alle misure di ritorsione e repressione a cui sono esposti nelle carceri israeliane.

“Dal 7 ottobre, il nemico sionista ha condotto la sua guerra di vendetta contro i palestinesi a Gaza, in Cisgiordania e nelle carceri per coprire la sconfitta subita nell’operazione ‘Al-Aqsa Flood” (Ciclone al-Aqsa).

Secondo il loro messaggio, i carcerieri israeliani commettono “crimini atroci” contro i prigionieri in tutte le carceri, contemporaneamente ai “crimini di guerra” e ai “crimini contro l’umanità” che si stanno verificando contro i palestinesi in Cisgiordania e Gaza, con il sostegno degli Stati Uniti.

I prigionieri hanno chiesto ai mediatori del Qatar e dell’Egitto, al Comitato internazionale della Croce Rossa, alle Nazioni Unite e ai paesi del mondo libero di fare pressioni sull’autorità di occupazione israeliana affinché fermi i suoi attacchi vendicativi e i crimini sistematici contro di loro.

I prigionieri palestinesi si sono lamentati di essere tenuti in dure condizioni di detenzione e all’interno di celle trasformate in “tombe mortali”, affermando che alcuni di loro sono stati “assassinati” recentemente in diverse carceri israeliane.

I prigionieri hanno applaudito la resistenza di Gaza per aver trattato i prigionieri israeliani e stranieri in modo umano e gentile, a differenza del trattamento inumano e violento che i prigionieri palestinesi ricevono dai carcerieri israeliani.

Dal 7 ottobre, il servizio carcerario israeliano ha intensificato in una maniera senza precedenti le sue misure repressive e punitive contro i prigionieri palestinesi. Sei detenuti sono stati recentemente uccisi dopo essere stati esposti a torture atroci per mano di agenti israeliani.

Fonte: Infopal