Ancora massacri: Israele uccide 40 rifugiati palestinesi in scuola UNRWA

In un devastante atto di aggressione, gli aerei da combattimento israeliani hanno lanciato un attacco contro una scuola gestita dalle Nazioni Unite nel campo profughi di Nusseirat, uccidendo almeno 40 persone, tra cui donne e bambini. Quest’ultimo assalto costituisce una grave violazione dei diritti umani e del diritto internazionale, evidenziando la continua brutalizzazione dei civili palestinesi sotto l’occupazione israeliana ed il massacro a Gaza.

La scuola, gestita dall’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione (UNRWA), ospitava molti palestinesi sfollati in cerca di rifugio dagli incessanti bombardamenti. L’esercito israeliano sostiene che l’attacco ha preso di mira e ha ucciso combattenti di Hamas, ma la maggior parte delle vittime erano civili innocenti, una realtà crudele che contraddice la versione del regime israeliano che non ha presentato alcuna prova.

Questo attacco ad un luogo di apprendimento e rifugio sottolinea ancora una volta la natura indiscriminata delle operazioni militari israeliane a Gaza. La scuola dell’UNRWA era chiaramente segnalata ed era nota per essere un rifugio per le famiglie in fuga dal conflitto. Prendere di mira una struttura del genere non solo viola i principi umanitari internazionali, ma rappresenta anche un attacco diretto al tessuto stesso della società palestinese.

La condanna globale è stata rapida. Le organizzazioni per i diritti umani e i governi di tutto il mondo stanno denunciando questa atrocità, chiedendo l’immediata responsabilità e la fine dell’assedio contro Gaza. L’assalto alla scuola viene visto come parte di una più ampia strategia di disumanizzazione e oppressione sistemica che il popolo palestinese sopporta da decenni. I sopravvissuti hanno descritto scene di caos e dolore mentre i soccorritori tiravano fuori i corpi dalle macerie. 

Questo ulteriore atto di violenza contro palestinesi innocenti in un luogo sicuro incarna la natura barbarica della campagna di Israele in corso a Gaza e ha luogo dopo l’ordine di cessate il fuoco emesso dalla Corte Internazionale di Giustizia oltre che al voto del Consiglio di Sicurezza ONU sul cessate il fuoco del 25 Marzo.

Crediti immagine copertina: Anadolu/Getty