Lo strano omicidio della guardia del corpo del Re saudita

Il 30 Settembre il profilo Facebook “Sosteniamo Mohammad Ibn Salman” considerato vicino alla casa reale saudita annuncia sul social la morte di Abdel Aziz Faghm colonnello e guardia del corpo personale del Re Salman a seguito di una colluttazione con un conoscente nella città di Mecca. L’omicida sarebbe morto nel corso di un conflitto a fuoco con la polizia locale accorsa sul posto.

Le tante versioni, uguali, sulla morte del Faghm

Solo l’ 1 Ottobre, il giorno dopo, la TV di stato saudita ha riportato e confermato la notizia della morte di Faghm, riportando le stesse parole del profilo Facebook vicino alla casa reale saudita. E cosi anche la polizia di Mecca che in un comunicato ha commentato la morte della guardia del corpo del Re Salman. La cosa insolita è anche gli stessi familiari dello scomparso hanno pubblicato nelle loro bacheche social le stesse parole riportate dal profilo Facebook autore della news iniziale, come se dietro l’uscita di questa delicata notizia ci fosse una regia. Non solo, lle autorità saudite senza dare motivazioni specifiche hanno diffidato i familiari della guardia del corpo scomparsa dal lasciare l’Arabia Saudita.

Chi era Abdel Aziz Faghm

Figlio di Bandar ben Faghm, storica guardia del corpo del Re Abdullah Bin Saud, appartiene alla tribù Meteri, famiglia da sempre vicina ai Saud, i fondatori del Regno dell’Arabia Saudita. Dopo aver terminato l’accademia militare viene posto dal padre a guardia personale del Re Abdullahi e nel 2015 nominato primo uomo della sicurezza del Re Salman. Nel 2017 è nominato colonnello ed è l’ombra del Re Salman in tutti i suoi spostamenti. Faghm è conosciuto per la sua dedizione al lavoro e la sua preparazione militare.

I motivi della morte di Faghm

Said Faqih, dissidente saudita vicina alla tribù Meteri alla quale apparteneva la scomparsa guardia del corpo accusa le forze di sicurezza saudite di aver ucciso Faghm e il suo conoscente presso la residenza reale di Mohammad Ibn Salman e di averne poi inscenato la morte per motivi personali. L’ordine di morte sarebbe arrivato direttamente da Mohammad Ibn Salman secondo le parole del dissidente vicino alla famiglia di Faghm. Mbs avrebbe ordinato l’uccisione di Faghm e l’allontanamento del suo staff per poterli sostituire con altri uomini della sicurezza più allineati alla sua politica. Da segnalare invece il silenzio totale del Re Salman su questa strana vicenda. Se il figlio è davvero la mente dietro la morte della sua guardia del corpo c’è da chiedersi se questo non sia un velato messaggio che Mbs sta inviando al padre, uccidendo la sua prima e più vicina guardia del corpo. La tribù Meteri intanto, una delle più importanti nella penisola arabica e da sempre vicine ai Saud, non accetta la versione ufficiale, chiede chiarimenti e promette vendetta.

Nessun commento

Lascia un commento sull'articolo