Gravidanza extrauterina e folle legge dell’Ohio: serve giusta distanza tra politica e medicina

Il governatore dell’ Ohio, Mike DeWine, ha firmato una legge secondo cui, in caso di gravidanza extrauterina, il medico che interverrà per adoprarsi a risolvere la situazione, dovrà , per legge, fare qualcosa che ha dell’incredibile e dell’impossibile, i feti ectopici, cioè impiantati in sedi anomale, dovranno essere, reimpiantati in utero. Il problema è che questa pratica medica non esiste, nessuno l’ha mai fatto, nessuno è capace di farlo, nessuno sa di cosa si tratti

La gravidanza extrauterina, oltre ad essere un aborto non voluto, è una condizione patologica che mette a rischio la vita della donna. Quello che succede in questi casi è che il feto si impianti, in sedi diverse dall’utero, spesso all’interno delle cosidette tube di Fallopio, rendendo impossibile il progresso della gestazione. L’unica cosa da fare in tale situazione è intervenire chirurgicamente il prima possibile per mettere fuori pericolo la vita della donna, il feto non ha speranze. Non è un momento facile per la donna e neanche per il ginecologo che si vede costretto ad intervenire per salvare la vita della donna in condizioni di urgenza.

Ma se questo dovesse capitare in USA nello stato dell’Ohio la situazione, già penosa, diventerebbe un vero e proprio incubo. È di Venerdi 29 Novembre scorso la notizia data dal The Guardian secondo cui l’11 Aprile scorso, il governatore dell’ Ohio, Mike DeWine, ha firmato una legge secondo cui, in caso di gravidanza extrauterina, il medico che interverrà per adoprarsi a risolvere la situazione, dovrà , per legge, fare qualcosa che ha dell’incredibile e dell’impossibile.

I feti ectopici, cioè impiantati in sedi anomale, dovranno essere, per legge, reimpiantati in utero. Il problema è che questa pratica medica non esiste, nessuno l’ha mai fatto, nessuno è capace di farlo, nessuno sa di cosa si tratti. La pena prevista per l’omissione? L’ergastolo per omicidio per madre e ginecologo, ma  si potrebbe in teoria arrivare fino alla pena di morte.

È inevitabile che la politica influenzi tutte le scienze e la pratica medica in particolare, di certo però questa influenza dovrebbe restare generica finché essa opera in un sistema liberale, altrimenti significa che ci troviamo in un uno Stato etico, per il resto c’è la giustizia ordinaria. Entrare nel merito della scienza e della medicina da parte del potere politico è pratica sempre criticata dalla nostra cultura democratica e dalla nostra lettura della storia ed è tipico dei periodi oscurantisti della Storia.

La forte spinta politica antiabortista presente negli stati uniti, secondo dati di Amnesty International sostenuta da meno del 30% della popolazione statunitense, ha portato ad una situazione di cui l’aspetto sopracitato è solo il delirio massimo.

I medici dovrebbero reagire con forza alla costrizione politica e anche lo stesso ordine professionale dovrebbe tutelare l’indipendenza dei propri iscritti a prescindere dal merito della questione, a prescindere della personale posizione in merito. La liberta di scelta del medico e del cittadino hanno ugualmente necessità di essere tutelate e sono garanzia di libertà fondamentali per tutti.

Nel 1835 Parigi accolse caldamente il fondatore della medicina omeopatica Samuel Hahnemann, il quale chiese il permesso di ivi fondare un ospedale omeopatico. I detrattori del maestro, tramite l’Académie royale de médecine, una storica istituzione francese istituita per rispondere a tutte le richieste provenienti dal governo sui temi che possono interessare la salute pubblica, fecero delle enormi pressioni, sull’allora ministro dell’istruzione pubblica Francese Guizot, affinché non venisse concesso.

Guizot rispose con parole che fanno trapelare la forza e l’equilibrio auspicabile in una politica sana: “Hahnemann è un dotto di gran merito. La scienza deve essere libera per tutti. Se l’omeopatia è una chimera o un sistema senza valore, cadrà da se stessa. Se essa, al contrario, rappresenta un progresso, si propagherà a dispetto della Vostra disapprovazione. L’Accademia deve innanzi tutto far progredire le scienze ed incoraggiare le scoperte”.

Esistono spinte oscurantiste in crescita anche nel nostro paese, abbiamo bisogno di chiedere alla politica di tenervi testa, a beneficio di tutti.

 

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