É morto Murad Hoffmann, ambasciatore tedesco, saggista e filosofo musulmano

Dopo quasi 40 anni della sua lunga e prolifica vita trascorsi nell’Islàm è mancato domenica l’ambasciatore tedesco Murad Wilfried Hofmann, diplomatico, saggista e filofoso, autore di importati testi, abbracciò l’Islam nel 1980.

Nato nel 1931 a Aschaffenburg nel Nord Ovest della regione bavarese in una famiglia cattolica, abbracciò l’Islam nel 1980 spinto dall’amore per l’arte islamica e un’approfondita riflessione sulle contraddizioni della dottrina paolina e quello che risentì dei valori della guerra di liberazione algerina.

La sua conversione scatenò polemiche in Germania ma la carriera del diplomatico potè continuare senza conseguenze e fu ambasciatore della RFT in Algeria dal 1987 al 1990 e in Marocco dal 1990 al 1994.

Si occupò della relazione tra i musulmani e la cultura europea dando alle stampe numerosi testi tra cui i più noti “Islam: The Alternative”, “Journey to Makka” e “Islam in the Third Millennium : Religion on the Rise” oltre ad un testo di studi coranici “Islam & Qur’an: An Introduction”

Quando gli chiesero di raccontare i motivi della sua conversione all’Islam, spiegò: Se un uomo o una donna possono spiegare perché si sono innamorati, allora non è amore. Allo stesso modo, non posso individuare alcun singolo incidente, incontro o improvviso risveglio che mi abbia portato a diventare musulmano.

E disse: “Sì, le mie pubblicazioni diplomatiche nei paesi musulmani e le mie letture della letteratura islamica in quegli anni, e la mia esperienza con i miei fratelli musulmani e la mia amicizia con il fratello Mohammed Asad, la cui traduzione del Sacro Corano è ben nota in tutto il mondo, mi ha aiutato a vedere la luce “,

Murad Hofmann era membro onorario e consigliere del Consiglio centrale dei musulmani in Germania.

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