La lobby filo-israeliana spara su Bernie Sanders

Sanders_prossime elezioni
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La nota e principale lobby filo-israeliana USA sta partecipando ad un PAC (Political Action Committee) per contrastare il senatore Sanders nelle prossime primarie democratiche che si terranno nello Stato del Nevada sabato 22 febbraio.

La campagna ostile al senatore del Vermont investirà i media di Reno e Las Vegas e batterà sulla sua presunta “ineleggibilità” per insinuare nell’elettorato democratico la convinzione che non possa comunque essere uno sfidante credibile di Trump nelle prossime elezioni presidenziali.

La gestione dei media, e dei fondi, è nelle mani della DMFI (Democratic Majority for Israel) un’altra potente lobby filosionista che opera negli States, nell’ambito del Partito Democratico.

800.000$ spesi nello Iowa

Secondo fonti informate DMFI ha speso 800.000 $ nello Iowa e, al momento, non si conosce il budget per la campagna nel Nevada. L’AIPAC sta sostenendo il progetto consentendo alle donazioni a DMFI di essere considerate contributi all’AIPAC. La lobby principale infatti garantisce ai “donatori” importanti entrature politiche, proporzionate all’entità dei contributi erogati.

La campagna ostile a Sanders agisce obliquamente contro le sue posizioni, ritenute le più tiepide nei confronti di Israele, attaccando il suo proclamato “socialismo”.

Gli annunci anti-sanders di DMFI trasmessi in Iowa nella settimana precedente ai caucus non avevano nulla a che fare con Israele o il Medio Oriente. Si sono concentrati invece sulla sua etichetta di socialista democratico e sulle sue condizioni di salute (a fine settembre ha subito un attacco di cuore). Interessante notare che la campagna di fundraising di Sanders non ne ha sofferto affatto raggiungendo la cifra di 1,3 milioni di $ in un solo giorno.

McCollum denuncia l’AIPAC perchè diffonde “discorsi d’odio”

Qualche giorno orsono la congressista Betty McCollum ha denunciato che l’AIPAC diffonde “discorsi d’odio” per una recente campagna pubblicitaria sui social media che ha preso di mira “i radicali al Congresso” presentati al pubblico come una minaccia “forse più sinistra” dello Stato islamico.

Negli spot comparivano le foto delle deputate Rashida Tlaib, Ilhan Omar e la stessa McCollum.

Sanders è stato a lungo uno dei critici più espliciti del sostegno incondizionato degli Stati Uniti a Israele ed ha aumentato il suo dissenso in questa campagna elettorale. In ottobre ha dichiarato che avrebbe condizionato gli aiuti militari a Israele alla sua politica di colonizzazione e avrebbe trasformato parte degli aiuti militari in aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Questa presa di posizione ha scatenato la reazione dei DMFI che lo ha accusato di trascurare la “sicurezza” di Israele.

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