Milano: terapie intensive al collasso, ma era il 2018

Milano, terapie intensive al collasso per l’influenza: già 48 malati gravi molte operazioni rinviate, così titolava un articolo del Corriere della Sera del 10 gennaio del 2018.  L’articolo riportava anche la difficoltà degli ospedali milanesi nel far fronte ai numerosi malati di influenza che dovevano far ricorso alle unità di terapia intensiva, in un periodo in cui il Coronavirus non era ancora apparso. 

Prenotazioni sospese per le operazioni, medici e infermieri in ferie richiamati urgentemente in servizio  e le complicazioni dell’influenza stagionale, le polmoniti che mandano in tilt i reparti di terapia intensiva degli ospedali milanesi: il San Raffaele, il Policlinico, il San Gerardo di Monza, e il San Matteo di Pavia, questo il quadro drammatico rappresentato da un articolo del Corriere della Sera di due anni fa.  

L’ex ministro della Salute Lorenzin aveva deciso di non stanziare fondi

Nell’articolo si riporta il malcontento dei medici nei confronti dell’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin che aveva deciso di non stanziare più fondi per la rete italiana dell’Ecmo. L’Ecmoossigenazione extracorporea a membrana (Extra Corporeal Membrane Oxygenation), è una tecnica che supporta le funzioni vitali mediante circolazione extracorporea, aumentando l’ossigenazione del sangue. 

L’articolo prosegue riportando le testimonianze dei medici responsabili della terapia intensiva dei vari ospedali che forniscono un quadro emergenziale preoccupante: 

Giuseppe Foti, alla guida dell’Emergenza Urgenza del San Gerardo di Monza, fa i conti: “Tre pazienti ricoverati fino al 22 dicembre, 6 dal 22 al 31 dicembre, 8 dal primo gennaio a oggi. Il problema è grave. Da questa settimana siamo costretti a sospendere le prenotazioni dei letti in terapia intensiva per i pazienti chirurgici con interventi programmati”.

Federico Pappalardo, responsabile della terapia intensiva del San Raffaele, ammette: “Oggi salteranno altre operazioni non urgenti”. Giacomo Grasselli, responsabile medico della rianimazione del Policlinico, è nella stessa situazione: “Il rischio di rinvio degli interventi chirurgici elettivi per pazienti che necessitano di assistenza postoperatoria in terapia intensiva è un problema all’ordine del giorno”.

Giorgio Antonio Iotti, a capo della Medicina intensiva del San Matteo di Pavia, allarga le braccia: “I pazienti con polmonite grave e complicazioni importanti determinate dal virus dell’influenza stanno occupando ben un quarto dei nostri 21 posti letto”.

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