Nuova legge in Francia vuole vietare la preghiera sul lavoro

Il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin ha appena rivelato, attraverso un tweet,  le prime disposizioni del progetto di legge “contro il radicalismo islamico” che l’esecutivo si appresta a presentare. Nelle intenzioni del governo la legge si pone l’obiettivo di  “rafforzare la laicità” e “combattere l’Islam radicale”.  

Il dibattito relativo all’Islam in Francia è caldissimo, l’offensiva lanciata da Macron contro la comunità islamica ha portato a diverse operazioni contro organizzazioni della società civile e ad un attacco continuo contro i musulmani da parte di politici e intellettuali alfieri del laicismo alla francese. 

Ora arriva direttamente su Twitter l’anticipazione di  Gérald Darmanin, ministro dell’Interno, sulla proposta di legge che tra le altre cose vuole proibire ai musulmani di pregare sul posto di lavoro durante la pausa.

Nel testo della proposta si legge anche la volontà di:

“Introdurre una procedura che consentirà al prefetto di sospendere decisioni o azioni di una società o associazione che “trascura gravemente la neutralità del servizio pubblico” intendendo probabilmente anche il fatto che appunto si preghi sul luogo di lavoro. 

E individua come atti da censurare: 

“Orari differenziati per uomini e donne  nelle piscine, scellta dei libri nelle biblioteche comunali, sovvenzioni  alle associazioni che promuovono il comunitarismo, …”

Le prime disposizioni rivelano anche la volontà di “garantire la dignità e l’uguaglianza di tutti”, “rafforzando il contrasto alla poligamia”.