Il terrorismo di cittadinanza

Finanziavano il terrorismo con il reddito di cittadinanza, Da un money transfer di Ferrara partivano i soldi per il terrorismo islamico, così titolano i giornali oggi. 

La crisi economica non avrebbe risparmiato nemmeno l’Isis, che oggi è costretto a fare carte false per prendere il sussidio dell’INPS e finanziarci le sue operazioni internazionali.

Parliamo sicuramente di un terrorismo low cost che potrebbe al massimo permettersi un volo Ryanair Lamezia Terme- Orio al Serio, un terrorismo lontano dai fasti dei Boeing 767 con cui si volava nel 2001 per intenderci. 

E così nella repubblica dei bonus e dei navigator, due tunisini di Ferrara, entrambi incensurati, si adeguano e secondo gli inquirenti inviano attraverso alcuni money transfer della città l’esorbitante cifra di 1.000 euro in Tunisia.

Ovviamente per non attirare l’attenzione, trasferendo importi così elevati, lo fanno in diverse tranche…

Questi finanziatori del terrorismo, per non dare nell’occhio, al posto di affittare un anonimo appartamento in nero han pensato bene di farsi assegnare una casa popolare e sempre per restare nel più totale anonimato ed evitare controlli, han fatto richiesta di reddito cittadinanza.

Le vecchie valigette nere piene di contanti non si usano più.

Ma queste precauzioni non sono bastate ad eludere le attenzioni della procura a cui, per fortuna, sembra non sfuggire proprio niente.