L’invocazione islamica prima della sepoltura di Luca Attanasio

Ieri, sabato 27 febbraio si sono svolti al campo sportivo di Limbiate alla presenza delle autorità civili e religiose i funerali di Luca Attanasio, giovane ambasciatore italiano ucciso il 22 febbraio in un agguato in Congo. 

Ai funerali ha partecipato una folla visibilmente commossa, testimonianza dell’amore che Attanasio con le sue opere è riuscito a suscitare tra tutti coloro che lo avevano conosciuto.

Come ultimo atto della cerimonia, un Imam, Nagib Rouass della Confederazione Islamica Italiana, affiancato dalla moglie Zakia Seddiki, ha guidato un’invocazione funebre per il defunto, un’invocazione che non è sfuggito agli osservatori più attenti, può essere dedicata solo ad un musulmano. 

In un’intervista l’imam che ha accompagnato la moglie dell’ambasciatore al funerale di Roma ha affermato che Attanasio era stato vestito di bianco, inltre fonti che hanno presenziato al momento della sepoltura a Limbiate hanno indicato che Attanasio sarebbe stato sepolto senza una croce sulla bara e orientato verso la Mecca come vuole il rito islamico.