L’oppositore russo Navalny: non mi lasciano leggere il Corano in carcere

L’oppositore russo, ora in carcere, sostiene che in funzionari del carcere gli stanno negando l’accesso al Corano. 

Uno dei leader dell’opposizione russa Alexey Navalny ha minacciato di denunciare il carcere nel quale è detenuto perchè non gli permette di leggere il Corano durante la sua pena. 

Navalny, che è cristiano, in un post pubblicato dal suo account istagram ha detto che “studiare a fondo” il Corano, il testo sacro dell’Islam, era uno dei vari obiettivi di ‘miglioramento personale’ che si era prefissato per il periodo di detenzione. 

La notizia arriva mentre Navalny, continua lo sciopero della fame per protestare contro un presunto rifiuto delle autorità di consentire al suo medico di visitarlo.

L’annuncio su Instagram coincide con l’inizio del mese di Ramadan, periodo nel quale i Musulmani digiunano dall’alba al tramonto e trascorrono molto tempo a leggere il Corano.

La rivendicazione di Navalny per alcuni potrebbe essere una sorpresa, perchè all’inizio della sua carriera politica è stato attaccato per alcuni commenti sciovinisti e per aver deriso gli immigrati in Russia, che arrivano prevalentemente da paesi islamici dell’Asia centrale.

Ma l’oppositore russo ha dichiarato che la lettura del Corano era una tappa necessaria del suo percorso di cristiano.

Secondo Navalny l’amministrazione carceraria ha bloccato tutti i suoi libri perchè devono essere “ispezionati in un controllo anti-estremismo” e la pratica richiede tre mesi.