Pallavolista uccisa perché senza velo? L’ennesima fake sui talebani

Il 20 ottobre, diversi media hanno riferito che Mahjabin Hakimi, una giocatrice di pallavolo giovanile della nazionale giovanile femminile afgana, è stata decapitata dai talebani. 

Si è trattato di un coro dei principali media italiani: Ansa, Agi, Corriere della Sera, Repubblica, Open, Fanpage, Huffington Post, tutti ci hanno raccontato che una giovane ragazza afgana era stata decapitata barbaramente dai talebani perchè osava giocare a pallavolo senza hijab. 

La notizia in primis è stata diffusa dalla versione in farsi del quotidiano britannico Indipendent e i nostri giornali, come spesso accade quando si parla di Afghanistan e talebani non si sono premurati di fare una verifica della notizia. Questo ha provocato una serie infinita di reazioni sul web alla quale hanno partecipato entusiasticamente molti degli influencer politici nostrani. 

La ragazza secondo i media locali che hanno approfondito la vicenda e hanno potuto parlare direttamente con la famiglia sarebbe morta durante la prima settimana di agosto, quindi prima che i talebani liberassero Kabul, la famiglia nega categoricamente un coinvolgimento dei talebani e le fonti più vicine al caso parlano di suicidio anche se alcune fonti parlando di un coinvolgimento dei suoceri della giovane nella sua morte.

Mahjabin che era anche membro dell’esercito afgano secondo una delle versioni che circolano attribuisce la morte della giovane ad un omicidio compiuto dai suoi suoceri.

Questa è la lapide di Mahjabin in un cimitero di Kabul, il suo nome (nel riquadro azzurro), la data della sua morte (nel riquadro verde). La data della morte della ragazza è quella del 6 agosto 2021