É tornato a Dio Shaykh Àbdul Rahmàn Pasquini: instancabile divulgatore del messaggio islamico


É tornato a Dio ieri, a Milano all’età di 87 anni, Shaykh Àbdul Rahmàn Pasquini, uno dei decani della comunità islamica italiana, noto ed apprezzato studioso, divulgatore ed attivista musulmano italiano. 

Shaykh Àbdul Rahmàn Pasquini, nato Rosario Pasquini a Fiume nel 1934 era milanese di adozione, nel 1953 si è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano, laureandosi nel 1957. Nel 1959 poi supera l’esame di procuratore legale e nel febbraio del 1960 si iscrive all’Albo dei procuratori legali e degli avvocati di Milano, professione che svolgerà per 12 anni, fino al 1972. 

La sua coversione all’Islam arriverà un anno dopo, nel 1973, da quel momento la sua attività di dawa (proselitismo) non si fermerà mai e lo accompagnerà fino alla fine della sua vita terrena. 

Il suo lavoro di divulgazione ed educazione islamica è molto apprezzato da due generazioni di musulmani italiani, nei suoi decenni di attività è stato un riferimento per centinaia di nuovi musulmani e per migliaia di giovani. 

Promotore del Centro Islamico di Milano e Lombardia costituitosi nel 1977 ne diverrà una delle figure principali ricoprendo la carica di vice-presidente. 

Nel 1977 dà vita alla rivista Il Messaggero dell’Islam, presso la quale svolge un’intensa attività giornalistica e di divulgazione del messaggio islamico. 

Pasquini sarà molto attivo anche sul fronte dell’associazionismo, tanto che nel 1989 ha partecipato alla costituzione dell’Ente di Gestione dei beni islamici in Italia (al-Wàqf al-Islàmi fi Itàlia) e, nel 1990, a quella dell’Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia (U.C.O.I.I.).

Nel 1991 fonda la casa editrice “Edizioni del Calamo”, che diviene una delle principali esperienze dell’editoria islamica in Italia con la quale ha all’attivo più di 200 pubblicazioni.

La sua attività di studio e divulgazione è stata instancabile e ha avuto un impatto importantissimo sulla comunità dei musulmani italiani che restano in attesa di conoscere la data e il luogo delle esequie che si prevede saranno molto partecipate.