La Notte del Destino nelle ultime dieci di Ramadan

Al tramonto di oggi mercoledì 27 aprile avrà inizio la 27esima notte di Ramadan, secondo la tradizione la più accreditata per essere “La Notte del Destino”. 

La particolare attenzione alla propria realtà interiore che i musulmani prestano durante il mese di Ramadan, si esalta negli ultimi dieci giorni, in una delle quali notti, dispari, il Corano fu rivelato al Profeta Mahammad (pbsl).

Era l’anno 610, il profeta Muhammad (pbsl) stava praticando un ritiro spirituale nel deserto, in una grotta sul monte Hera, a poca distanza dalla Mecca. 

Durante una notte, nella terza decade del mese di Ramadan, come raccontò lui stesso, mentre stava vegliando nella grotta vide comparire davanti a sé una creatura che aveva forma umana ma era fatta di luce.

 

“Mi disse: “Leggi!” Io gli risposi che non sapevo leggere. Allora mi cinse tra le sue braccia, mi strinse da levarmi il fiato e ripeté: “Leggi!” Io dissi ancora: “Non so leggere. Di nuovo mi prese e mi strinse tanto che mi parve di morire. Quando mi lasciò mi ordinò ancora “Leggi!” e io ancora una volta risposi che non sapevo leggere. Mi strinse nuovamente tra le sue braccia con una forza ancora maggiore e credetti di morire e ripeté:

“Leggi! In nome del tuo Signore che ha creato, ha creato l’uomo da un’aderenza. Leggi, ché il tuo Signore è il Generosissimo, Colui che ha insegnato mediante il càlamo, che ha insegnato all’uomo quello che non sapeva” (Corano XCVI,1-5).

Muhammad ripeté quelle parole e sentì che esse si erano come scolpite nel suo cuore. Poi lo prese un senso vivissimo di angoscia, si issò fuori dalla grotta e cominciò a scendere il pendio. Udì una voce sopra di lui: “O Muhammad, tu sei il Messaggero di Dio e io sono Gabriele”

Guardò il cielo e vide l’Angelo: la sua immagine occupava tutto l’orizzonte in qualsiasi direzione volgesse lo sguardo. Con il cuore in tumulto corse giù e non si fermò finché non giunse a casa.

Poi il Corano stesso confermò quanto accadde e istituì un’occasione di spiritualità per tutta la comunità dei credenti. Nella Sura Al Qadr ( Il Destino) dice:

“Invero lo abbiamo fatto scendere nella Notte del Destino. E chi potrà farti comprendere cos’è la Notte del Destino? La Notte del Destino è migliore di mille mesi. In essa discendono gli angeli e lo Spirito, con il permesso del loro Signore, per [fissare] ogni decreto. È pace, fino al levarsi dell’alba”.

In base questa rivelazione i credenti musulmani di tutto il mondo intensificano la ritualità negli ultimi 10 giorni del mese di Ramadan e in particolare nella 27esima notte (quella cioè che inizia al tramonto oggi mercoledì 27 aprile) che viene ritenuta quella più accreditata di essere la notte del destino.

Un questa notte infatti vi è la promessa di un perdono totale dei peccati in base a questa tradizione risalente al Profeta Muhammad: “A chi veglia nella ‘Notte del destino (laylatu l-qadr) con fede, e confidando in Dio vengono perdonati i peccati passati.”

E’ una notte che si trascorre spesso nelle moschee, tra reiterate preghiere, lettura del Corano, lezioni di spiritualità fino all’alba.