Contro l’allarmismo mediatico sulla salute: la paura è una malattia in sé

Terrorismo:l’uso di violenza illegittima, finalizzata ad incutere terrore nei membri di una collettività…in usi fig… t.culturale, t. psicologico, metodi di polemica culturale o di pressione psicologica fondati sull’uso di argomenti semplicistici e intimidatori.” (Cit. Dizionario Treccani).

Noi medici sappiamo bene cosa significhi mettere paura ad un paziente, ed i più avveduti se ne guardano bene. Gettare anche il semplice dubbio su di un paziente è cosa tanto facile quanto sbagliata. Basta una parola sbagliata, mal capita, o anche meno ed il danno è fatto. L’essere umano è molto delicato, una paura può far passare giorni bui, notti insonni, insomma la paura può essere l’inizio di una malattia e quindi causa di numerosi sintomi come panico, idee fisse, e molto altro.

Personalmente credo che la visita medica debba sempre recare sollievo, uscire dallo studio medico contriti, preoccupati, credo sia sintomo di una visita poco riuscita.

La paura può essere un arma, un’arma sottile e terribile, di fatto l’arma del terrorista non è la bomba, questa è solo un mezzo, l’arma del terrorista è la paura.

Allora chi si occupa di salute pubblica, a qualsiasi titolo, anche il giornalista, non ha diritto né ragione per gettare l’allarme, per infondere timore. Orson Wells ha ben spiegato come funziona il quarto potere e come la parola del giornalista possa essere nei confronti dell’opinione pubblica potente come quella del medico sul paziente, e aggiungo io, in ragione di ciò, come possa fare danno.

Anche la nostra giurisprudenza riconosce il nocumento sociale del procurato allarme.

Titolava l’ANSA 21 Ottobre 2019: “Influenza in anticipo, primo caso grave ad Udine. Colpito 50enne senza altre patologie. Infettivologi, vaccinatevi. ROMA. È più aggressiva degli scorsi anni…minaccia complicanze anche per le persone sane…”

Cara ANSA perché questi toni intimidatori?

Ci volete curare a tutti i costi? Siete preoccupati per la nostra salute? Bene, grazie molte per il pensiero, ma non metteteci paura, la paura è una malattia in sé, che può essere molto più grave dell’influenza da cui volete difenderci, quindi, i vostri appelli sono più dannosi che altro.

E poi, entrando in merito al caso citato, che non è che uno dei tanti, quotidiani da cui siamo tartassati tutti i giorni, parlare di un caso isolato è semplicistico oltre che fondamentalmente insensato.

E poi perché tutto ciò?

Nel terrorismo si sa, il mandate è sempre dubbio, sarebbe troppo facile, ma il movente è chiaro. Volete che ci vacciniamo tutti? Ma almeno, per favore , non cercate di terrorizzarci, siamo persone libere e vorremmo restare tali, essere liberi infatti significa poter scegliere come curarsi o anche scegliere di non curarsi affatto ma soprattutto, significa non aver paura.

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