Algeria: rilasciati 76 prigionieri politici del movimento Hirak

Algeria, rilasciate 76 importanti personalità ritenute leader del movimento Hirak. Sono stati liberati alcuni dei più noti esponenti del movimento di protesta antigovernativo che da quasi un anno chiede che il Paese nord africano cessi di essere un regime militare e si trasformi in una democrazia civile.

Tra questi Lakdar Bouregaa, un veterano della guerra di liberazione che nel ’62 si concluse con gli accordi di Evian che sancirono il ritiro delle truppe francesi.

Bouregaa, 86 anni, che era in carcere da 6 mesi, è stato rilasciato insieme ad altri 75 oppositori e con questa decisione il potere militare sembra volere accettare una delle precondizioni che Hirak aveva posto per l’inizio di una trattativa finalizzata ad una transizione verso una nuova amministrazione non più dominata da una ristretta cerchia di generali.

Le accuse contro l’anziano mujahid erano del tutto politiche, al momento dell’arresto la televisione di Stato aveva detto che era imputato di “offesa alle autorità” e di “contribuire a minare il morale delle forze armate”

Nel giorno in cui avrebbe dovuto iniziare il suo processo Bouregaa è stato liberato per decisione della stessa magistratura.

Una delle vignette di Amine incriminate

Bouregaa era stato un comandante dell’esercito di liberazione nazionale e fondatore nel 1963 del Fronte per le Forze Socialiste, uno dei più vecchi partiti di opposizione dell’Algeria.

Prima del suo arresto, aveva preso parte alle manifestazioni che hanno scosso l’Algeria dallo scorso febbraio, inizialmente contro Bouteflika, e poi contro l’intero l’establishment dopo che il presidente era stato costretto a dimettersi.

Tra gli altri detenuti liberati su cauzione giovedì, il generale in pensione Hocine Benhadid, 73 anni, anche lui accusato di “demoralizzare l’esercito” dopo aver criticato Gaid Salah, Mohamed Tadjadit, un attivista soprannominato “poeta del Hirak” e Abdelhamid Amine, che era già stato condannato a tre mesi di reclusione per le sue vignette anti-governative.

Dopo il voto segnato dalla scarsa affluenza alle urne e da massicce manifestazioni di protesta, Abdelmadjid Tebboune, ex premier sotto Bouteflika, ha prestato giuramento come nuovo presidente dell’Algeria il 19 dicembre.

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