Luoghi di culto chiusi per COVID 19: Sondaggio tra i nostri lettori

Il nostro giornale ha chiesto sui suoi canali social, cosa pensassero i lettori, rispetto alla decisione di chiudere i luoghi di preghiera per il Coronavirus, ecco cosa abbiamo scoperto.

“Sei d’accordo con la chiusura dei luoghi di preghiera per il Coronavirus? Sì, è adeguato oppure No, è inopportuno – Vota e spiegaci perché

 

Così riportava il sondaggio che ha subito raccolto il parere di molti. I più si sono detti d’accordo, per l’esattezza il sondaggio ha fotografato un consenso del 73% alla misura mentre il 27% si è detto contrario. La maggioranza dei votanti ha ribadito che: “rispettare le ordinanze della comunità di cui facciamo parte è un nostro dovere”.

Anche Alessandra considera l’ordinanza adeguata, spiegando:

“Assolutamente adeguata per un periodo di tempo determinato. Per comprendere dove e come i focolai si sviluppano, se rallentano, e come evolve questa ” influenza ” tra casi in rianimazione e in recessione.”

Ancora una volta l’Islam si conferma come ESEMPIO tramite le buone pratiche del Profeta Muhammad ( pace e benedizioni su di lui ) circa l’igiene.
E questo accadimento sicuramente instrada alla riflessione credenti e non credenti Inshallah.”

Molti si sono sentiti in dovere di specificare che l’ordinanza non avrebbe dovuto offendere la comunità musulmana, in quanto anche le chiese cristiane sono state sottoposte alla stessa ordinanza, quindi pur nonostante nessuno avesse posto la domanda in luce “islamofobica” alcuni abbiano liberamente sottolineato:

“Non è un atto discriminatorio in questo caso, ma per il bene comune”

Come sottolinea Souss su Instagram. Altri invece, più controcorrente, sostengono che bisognerebbe continuare a riunirsi e pregare assieme come comunità, come riporta un commento di Francesca su Facebook:

“No, la preghiera non deve essere sospesa, la preghiera è la vita per noi credenti, la luce, non c’è nemico, e nessuna malattia per chi crede nel Dio che c’è in ognuno di noi. Preghiera per questo mondo ormai malato, pieno di cattiveria.”

Ines concorda affermando:

“No, dovrebbe essere sospesa la preghiera solo e unicamente se si rischia la vita, lì in quel momento. Se no ci si pone nelle mani del nostro signore e si va a pregare senza troppi film… E anzi direi di più, di stare lontani dalla propaganda del uomo bianco, dai suoi allarmismi e di stare vigili su questo e anche sul virus, ammesso che esista.”

Tanti, tra i musulmani, han risposto che nulla può essere preposto ad un’esigenza sanitaria della comunità, alcuni citando che lo stesso Profeta Muhammad raccomanda di non riunirsi per dilagare il contagio.

Alcuni pur essendo d’accordo, riflettono sul fatto che comunque lo ritengano un provvedimento esagerato e che si stia creando un po’ troppo allarmismo tra le persone quando la stessa regione Lombardia invita a mantenere la calma e ad attenersi alle solite norme igienico sanitarie.

Mohamed ci scrive su Instagram:

“Sì  perchè se è stato richiesto di chiudere tutto, ci si adegua. No perché si sta esagerando”

Altri come lui ci scrivono:

“No, perchè non è niente di così grave da arrivare a chiuderli”

Alcuni hanno chiesto quale fosse il parere de La Luce a riguardo, il giornale ha ovviamente una pluralità di visoni, sicuro è che la sua mission ci motiva a continuare ad informarvi e ad affrontare tematiche differenti oscurate in questi giorni dal COVID19.

Senz’altro tratteremo il tema per informarvi dei nuovi provvedimenti che si stanno attuando in questi giorni come il divieto di pelegrinaggio al La Mecca  o raccontandovi su come la psicosi da Coronavirus si stia traducendo nella società di oggi.

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