L’Europa presenta il Piano per l’istruzione digitale: il covid spinge la didattica a distanza

Il Comissario all-innovazione Mariya Gabriel in diretta per parlare del nuovo Piano europeo d’azione per l’istruzione digitale

Mariya Gabriel, Commissaria europea a cui è affidato il dicastero dell’innovazione, ricerca, cultura, istruzione e giovani, ha tenuto il 14 luglio una diretta, disponibile sulla pagina Facebook Erasmus+, sul prossimo Piano europeo d’azione per l’istruzione digitale.

Durante la diretta, la Gabriel ha risposto ad una serie di domande condivise sui canali social della Commissione europea. Centrale l’importanza di trarre delle lezioni dalla crisi legata al Covid-19 e di portare avanti una visione olistica dell’istruzione in Europa.

Il Piano d’azione per l’istruzione digitale 2018-2020 sarà rinnovato con un nuovo piano questo settembre. L’obiettivo è quello di rendere accessibile un’istruzione digitale di qualità sostenendo l’uso della tecnologia nell’istruzione e lo sviluppo delle competenze digitali. Il piano rientra nel lavoro per creare un comune spazio europeo dell’istruzione, la European Education Area (EEA) entro il 2025. Gran parte delle questioni in materia di istruzione rimangono comunque prerogativa nazionale. 

La parola chiave è inclusione: Gabriel ha sottolineato come la crisi Covid-19 abbia messo in difficoltà studenti ed insegnanti soprattutto nelle aree rurali, dove l’accesso agli strumenti digitali è limitato. Ha evidenziato la necessità di trarre delle lezioni da questa esperienza affinché l’istruzione, che ha definito “cuore della nostra società”, possa adattarsi alle nuove sfide. Ha inoltre parlato dell’importanza della media literacy, l’alfabetizzazione mediatica, e della capacità di usare il pensiero critico, soprattutto alla luce delle fake news che girano in rete. 

Il 18 giugno 2020 è stata lanciata una consultazione pubblica online sul nuovo piano. La consultazione vuole raccogliere le opinioni dei cittadini, delle istituzioni e delle organizzazioni in merito alle esperienze vissute durante la crisi Covid-19, alle loro aspettative e idee per il futuro dell’istruzione digitale in Europa. La scadenza per partecipare è il 4 settembre 2020. 

Altri punti di rilievo sono stati l’importanza di supportare i talenti per rafforzare la leadership dell’Unione Europea e l’istruzione come punto centrale del “servizio alla società”. Mariya Gabriel ha ribadito l’importanza del riconoscimento e dell’accreditamento dell’insegnamento informale.

Ha parlato dell’utilità della tecnologia in periodi di crisi ricordando che questa non può tuttavia rimpiazzare del tutto l’esperienza pratica. Nel piano trovano spazio non solo l’intelligenza artificiale e big data ma anche competenze digitali di base per tutti. Per Gabriel, l’IA ha un posto nell’istruzione ma non deve né potrà mai rimpiazzare il ruolo dell’insegnante e i rapporti umani. L’utilizzo della tecnologia deve sottostare ai “principi etici e diritti fondamentali”. 

Secondo Gabriel, la crisi ha mostrato l’importanza della dimensione internazionale. La Commissaria ha citato in particolare la Turchia come uno dei paesi maggiormente attivi nella EU code week, la settimana europea della programmazione, dicendo che “conterà sugli amici turchi e sulla gioventù turca” per mostrare come gli esseri umani non siano dei semplici fruitori dei contenuti digitali ma che ne sono creatori.