Tutto quello che han detto i Talebani nella prima conferenza stampa

Questo è il contenuto della prima conferenza stampa tenuta dai Talebani a Kabul dalla presa del potere nel Paese, il portavoce del movimento Zabihullah Mujahid ha parlato ai giornalisti di come intendono governare l’Afghanista.

Il portavoce dei Talebani, Zabihullah Mujahid, ha promesso che rispetteranno i diritti delle donne, perdoneranno coloro che li hanno combattuti ed assicurano che l’Afghanistan sarà più sicuro, durante un “annuncio pubblicitario” a sorpresa volto a convincere le potenze mondiali, ed una popolazione timorosa, che sono cambiati.

Il gruppo ha già annunciato un’amnistia in tutto l’Afghanistan ed ha invitato le donne ad unirsi al governo, nel tentativo di calmare la tensione in una capitale molto nervosa che soltanto il giorno prima aveva visto il caos totale quando migliaia di persone hanno preso d’assalto l’aeroporto internazionale della città in un disperato tentativo di fuga.

Ecco la trascrizione completa della conferenza stampa:

“Abbiamo cacciato gli stranieri e per questo vorrei congratularmi con tutto il paese.

Si tratta di una superba vittoria, non solo per alcune persone. Questo è un momento di orgoglio per tutta la nazione. Questo tipo di vittoria è raro, quando riesce ad essere raggiunto. L’intera nazione, dopo tutta la sua storia e quindi, sulla base di questo, vorrei congratularmi con l’intera nazione e darvi il benvenuto.

La ricerca della libertà e dell’indipendenza è un diritto legittimo di ogni Stato. Anche gli afghani utilizzano il loro legittimo diritto dopo 20 anni di lotta per la libertà e per emancipare il paese dall’occupazione, questo era il nostro diritto e lo abbiamo realizzato.

E vorremmo esprimere la nostra gratitudine a Dio l’Onnipotente per averci condotto fino a questo punto. Vorrei ringraziare Dio per aver concesso la libertà a questo paese. L’Emirato Islamico, dopo aver raggiunto la libertà di questo paese, non cerca vendette contro nessuno, non ha rancore nei confronti di nessuno.

Abbiamo attraversato periodi e crisi davvero difficili, molti errori che sono stati fatti hanno favorito gli occupanti. Vogliamo assicurarci che l’Afghanistan non sia più il campo di un conflitto, un campo di battaglia per il conflitto.

Abbiamo perdonato tutti, tutti coloro che ci hanno combattuti. Non vogliamo ripetere ancora altri conflitti. Vogliamo eliminare gli elementi di conflitto. Pertanto, l’Emirato Islamico non ha nessun tipo di ostilità o animosità nei confronti di nessuno; le animosità sono giunte al termine e vogliamo vivere in pace. Non vogliamo nemici interni nè nemici esterni.

Senza dubbio, ci troviamo in un momento storico molto importante. Le donne e gli uomini del nostro paese attendevano da tempo, voglio assicurarvi che dopo le consultazioni in corso, e che termineranno a breve, vedremo la formazione di un governo islamico forte ed inclusivo, Inshallah, se Dio vuole. Dal momento in cui le forze dell’Emirato Islamico sono entrate a Kabul, a seguito degli importanti sviluppi che sono avvenuti, non abbiamo avuto nessuna vittima.

Vi sono stati alcuni facinorosi che hanno cercato di trarre vantaggio dalla situazione, volevano abusare della situazione, ma il tutto è stato portato alla nostra attenzione. Ci siamo resi conto di quel che stava accadendo, ma vogliamo assicurare i residenti di Kabul sulla piena sicurezza, sulla protezione della loro dignità e sicurezza.

La sicurezza è stata garantita. Se Dio vuole, giorno dopo giorno avremo sempre più sicurezza. Dopo aver garantito la sicurezza in Afghanistan, soprattutto a Kabul, dove sono le ambasciate. La sicurezza delle ambasciate è fondamentale, di importanza cruciale per noi.

Prima cosa, vogliamo riaffermare che le zone dove si trovano le ambasciate saranno totalmente in sicurezza. Pertanto tutti i paesi esteri ed i vostri rappresentanti, le vostre ambasciate, le vostre missioni, le organizzazioni internazionali, le agenzie di aiuti, voglio rassicurarvi che non sarà permesso a nessuno di compiere azioni contro di voi.

La vostra sicurezza è garantita. Le nostre forze saranno presenti 24 ore al giorno per garantire la vostra sicurezza, senza alcun dubbio. Non vogliamo assistere a nessuna situazione caotica, di disagio a Kabul. Il nostro piano era quello di fermarci alle porte di Kabul dopo aver conquistato tutte le altre province, in modo che il processo di transizione fosse completato agevolmente senza che noi dovessimo entrare a Kabul, così da non aver problemi, rischi e danni.

Ma purtroppo il governo precedente si è rivelato totalmente incompetente. E’ stato il risultato delle loro azioni. Le loro forze militari non hanno potuto far niente per garantire la sicurezza e siamo stati costretti a far qualcosa, abbiamo dovuto assumerci la responsabilità di tutto. Quindi questo è stato il motivo: gli aggressori ed i rivoltosi. Volevano utilizzare il nome dell’Emirato Islamico per entrare nelle case, o per molestare la gente o rubare. Perciò abbiamo incaricato le nostre forze di entrare a Kabul per fermare tutto questo e per garantire la sicurezza.

Siamo stati quindi obbligati ad entrare a Kabul per fermare questi criminali ed aggressori, in modo da garantire la sicurezza e la protezione della gente e della resistenza di Kabul. Quindi, i residenti hanno potuto vedere che anche la vostra sicurezza era stata garantita.

Allo stesso modo, per quanto riguarda le circostanze che vorrei garantire, voglio riassicurare la comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti, che a nessuno sarà fatto del male in Afghanistan. Voglio riassicurare i paesi confinanti, tutti i paesi della regione, non permetteremo che il nostro territorio venga utilizzato per far del male a qualcuno, contro nessun paese del mondo. Pertanto, l’intera comunità globale deve essere certa che noi ci impegniamo a mantenere queste promesse, e cioè che non sarete colpiti in alcun modo sul nostro suolo.

Chiediamo inoltre alla comunità internazionale di riconoscere i confini e le interazioni internazionali. E dovremo essere trattati di conseguenza. Secondo questo programma, non vogliamo aver nessun problema con la comunità internazionale, agiremo sulla base dei principi della nostra religione, della nostra cultura, e abbiamo sacrificato tanto per questi. Abbiamo il diritto di agire sulla base dei nostri principi religiosi, norme e regolamenti, è un diritto degli afghani.

Anche gli altri paesi hanno regole diverse dalle nostre, politiche differenti, punti di vista differenti, diversi approcci e politiche e diverse norme e regolamenti. Allo stesso modo, anche gli afghani hanno diritto ad avere le proprie leggi, regole e politiche in modo che le persone traggano beneficio dai profitti del paese, in modo che siano in accordo con i nostri valori, quindi nessuno dovrebbe preoccuparsi delle nostre norme e principi.

Il tema delle donne è molto importante. L’Emirato Islamico si impegna per i diritti delle donne conformemente alla Sharia. Le nostre sorelle, i nostri uomini hanno gli stessi diritti; e tutti loro avranno la possibilità di beneficiare dei loro diritti. Possono avere attività in settori e campi diversi, in base alle nostre norme e regolamenti: in campo educativo, sanitario e in altri settori. Lavoreranno insieme a noi, spalla a spalla con noi. La comunità internazionale, in caso abbia dei dubbi in merito, sia sicura che non vi sarà alcuna discriminazione contro le donne, ma, ovviamente, entro i limiti che noi abbiamo. Le nostre donne sono musulmane. Anch’esse saranno contente di vivere entro i limiti della Sharia.

Ci auguriamo che, non appena in Afghanistan sarà terminato il conflitto, costruiremo le infrastrutture per l’economia. Per questo intraprenderemo azioni a favore delle attività economiche. Le relazioni con la comunità internazionale, con altri paesi, continueranno. Lavoreremo con le nostre risorse naturali, e con altre nostre risorse, per rivitalizzare la nostra economia, per la nostra ricostruzione, per la nostra prosperità.

Pertanto, l’Emirato Islamico chiede, assieme a tutta la comunità internazionale, di poter molto presto, Dio volendo, veramente molto velocemente, cambiare la situazione e il paese dal punto di vista economico.

Ogni cittadino afghano desidera migliorare la propria vita. E quindi, la comunità intera, tutta la società sarà attiva nel commercio, nell’economia, e ci impegniamo a garantire la sicurezza, dopodiché ricostruiremo la nostra società, per servire il nostro paese. Noi siamo i servi del paese. E prima di questo, del miglioramento del paese, sia per questo mondo che per l’Aldilà.

Voglio rassicurare ancora una volta i media, Siamo impegnati nei confronti dei media, all’interno dei nostri limiti culturali. I media privati possono continuare ad essere liberi ed indipendenti, possono continuare le loro attività – con alcune minime richieste da parte nostra.

Una delle nostre richieste è che, essendo la religione islamica un valore molto importante nel nostro paese, niente dovrebbe essere contro i nostri valori islamici. Quando si tratta delle attività dei media, quindi, occorre tener conto dei valori islamici, per quanto riguarda tutte le attività dei mezzi di informazione, quando si tratta di programmare le vostre trasmissioni o comunicazioni. Pertanto, i media dovrebbero essere imparziali. L’obiettività dei media è molto importante. Possono criticare il nostro lavoro, in modo che noi possiamo migliorare.

Quindi voi, giovani che lavorate nei media, dovrete fare attenzione al [incomprensibile] in modo che noi possiamo servire il paese sempre meglio. E dovrete anche aver la volontà di lavorare in accordo con questo, allo stesso modo. E’ determinante che gli afghani diano molta importanza ai loro valori nazionali, all’unità nazionale, al consenso nazionale. I media, inoltre, non devono agire contrariamente a questi valori nazionali, contro l’unità nazionale. Quando si tratta delle differenze etniche, religiose e delle ostilità, queste non dovrebbero essere promosse dai mezzi di informazione, ma dovrebbero lavorare nel paese a favore dell’unità nazionale, per ottenere una pacifica convivenza fraterna.

Esprimo ancora una volta la mia gratitudine a tutti voi che avete partecipato alla nostra conferenza stampa. Verranno quindi letti i nomi. Io sono qui per rispondervi. Avremo altre conferenze stampa. Oggi abbiamo forse meno tempo che in futuro. Sono appena tornato da un viaggio. Voglio solo assicurarmi che non mi aspetterete. Avremo più tempo per parlare in futuro. Le domande verranno poste ora. Risponderò a tutte le domande.

La prima domanda è di Al Jazeera. Tutti avrete la possibilità di porre domande. Charlotte Bellis di Al Jazeera. La domanda era a proposito dei diritti delle donne. La domanda è, quali garanzie saranno fornite per assicurare i diritti delle donne.

Come ho già detto, consentiremo alle donne di lavorare e studiare entro certi limiti. Le donne saranno molto presenti nella società, ma entro i limiti dell’Islam. Le donne sono un elemento chiave della società e garantiremo loro tutti i diritti entro i limiti dell’Islam.

Un’altra domanda è stata a proposito degli interpreti e della sicurezza degli interpreti. Ho lavorato anche per gli americani, per i contractor. Purtroppo, non riesco a sentire le domande dei media.

Voglio rassicurare tutti i miei compatrioti, siano essi traduttori, sia che abbiano lavorato con militari che con civili, tutti loro hanno avuto un ruolo importante. Nessuno subirà ritorsioni per vendetta. Anche i giovani che hanno talento, che sono cresciuti qui, che sono di questo paese, non vogliamo che se ne vadano. Queste sono le nostre risorse, vorremmo che restassero qui, per restare al servizio del paese.

Vogliamo rassicurarli che nessuno busserà alla loro porta per perquisirli, per fare domande o per interrogarli su coloro per i quali hanno lavorato o per i quali hanno fatto traduzioni. Quindi, vi garantisco che non vi verrà fatto alcun male. Saranno al sicuro.

Per quanto riguarda il contractor del quale, forse, non si hanno notizie come riferito dai media, noi non abbiamo alcuna informazione su di lui al momento.

[Incomprensibile]

Voglio rassicurarvi che nessuno vi farà del male nelle vostre case, nessuno busserà alle vostre porte, nessuno sarà interrogato o inseguito… Quelli che hanno bussato alle porte di alcune persone per ispezionare le loro case, sono aggressori a cui daremo la caccia e sui quali indagheremo.

Migliaia di militari che ci hanno combattuto per 20 anni, dopo l’occupazione, tutti loro sono stati perdonati. Tutti coloro che hanno famiglie che li aspettano all’aeroporto, se tornano nelle loro case, nessuno farà loro niente, saranno al sicuro. Nessuno li perquisirà nelle loro case, abbiamo fiducia in loro.

Domanda a proposito della campagna di bombardamenti da parte dei Talebani‘Pensa che il popolo dell’Afghanistan vi perdonerà?’

Noi abbiamo combattuto per tutti e questo per arrivare alla stabilità e alla pace in Afghanistan. Tutte le fazioni sono padri dalla A alla Z.

Dio non voglia, non abbiamo fatto qualcosa intenzionalmente contro nessuno. Se durante la guerra e il conflitto qualcuno è stato colpito involontariamente allora si tratta di uno degli effetti collaterali di un conflitto durato per vent’anni. E’ stata vinta una fortissima forza occupante. In altri modi sarebbe stato impossibile per noi liberare il paese, e pretendere poi un paese senza ferite, senza danni, senza rimanere colpiti in qualche modo.

Sapete che alcune persone si sono persino suicidate. Inconsapevolmente, qualcuno fa qualcosa del genere. Se qualcuno è stato danneggiato a causa di queste azioni, è, ovviamente, comprensibile. Sono gli effetti collaterali delle guerre. Ma vi garantisco che nessun dolore inflitto al paese è stato intenzionale – sono stati gli effetti collaterali di una guerra con problemi tecnici, ed altri sfortunati effetti collaterali ed incidenti.

 Sapete che in città la situazione politica è cambiata: hanno cominciato ad emergere rapine e crimini, ma dobbiamo agire per fermarli. In breve tempo siamo riusciti a farlo; volevamo, dovevamo fermare l’instabilità. Quindi, devono essere controllati. Quindi, dobbiamo elaborare una serie di azioni con le diverse zone della città. Riporteremo la completa normalità e stabilità… per l’Afghanistan, non abuseremo mai dei nostri mezzi. Quelli, ad esempio, che sono armati, devono essere disarmati.

Va ricordato che l’emancipazione del paese è stata una grande, nobile causa, per sbarazzarsi degli occupanti, senza la quale non avremmo potuto formare il nostro governo. Quindi, i negoziati si sono svolti per 18 mesi, avevamo una squadra forte in Qatar. Ma poi tutto è stato sabotato. Alcuni guerrafondai hanno sabotato le trattative. Il governo che ci ha preceduto ha effettivamente annunciato un piano di guerra contro di noi per sei mesi, quindi per altri sei mesi avremmo assistito all’uccisione dei nostri figli, dei nostri compatrioti.

La nostra lotta era volta alla formazione di un governo islamico. Comunque, i nostri combattenti, la nostra gente che è stata coinvolta in questa lotta, faremo in modo di includere tutti gli altri schieramenti e fazioni di tutti i segmenti della società. Questa è stata una lotta anche per coloro che hanno perso la vita combattendo a fianco del nemico. Ma in questo caso è stata colpa loro. Avete potuto osservare che siamo riusciti a controllare tutto il paese in pochi giorni, ma non siamo arroganti per questo.

Abbiamo dato ordine di non entrare nelle case di nessuno, sia che si tratti di civili che di militari. Vi è una differenza abissale tra noi ed il governo che ci ha preceduto. Quando avremo formato il governo, quando tutti saranno nella loro posizione, nel loro posto, vedrete. Il tipo di situazione… è una specie di situazione militare. Dopo aver formato il governo, tutto quanto sarà più chiaro.

Domanda: i Talebani sono cambiati?

Questa domanda si basa sull’ideologia e sul sistema di valori. Il nostro è uno Stato islamico, lo era 20 anni fa e lo è tuttora. Ma quando si tratta di esperienza, maturità e visione, naturalmente, si trova una differenza enorme tra di noi, rispetto a 20 anni fa. E ci sarà, di conseguenza, anche una differenza quando si tratterà delle azioni che intraprenderemo, questo è stato come una sorta di processo evolutivo complementare.

[Domanda]

Parliamo della legge dopo che si sarà formato il governo. Saranno decise quali tipi di legge verranno presentate alla nazione. Questa sarà responsabilità dei governi futuri, con la partecipazione di tutte le persone. Una cosa da dire: stiamo lavorando seriamente alla formazione del governo. Vi assicuro che sarà annunciato a breve.

[Domanda]

Abbiamo sotto controllo tutti i nostri confini. Non ci sarà alcun caso di contrabbando di armi. Tutte le armi che vengono utilizzate nei combattimenti verranno rettificate, completate e registrate. Le consultazioni si svolgeranno a breve, ne sarete presto informati.

[Domanda]

Questa domanda dovrebbe essere posta a quelle persone che sostengono di essere i promotori della libertà di parola. Non consentire la pubblicazione di tutte le informazioni, notizie, si può chiedere a Facebook. Questa domanda dovrebbe essere fatta a loro.

Lasciamo ancora un po’ di tempo ai media internazionali. Per quel che riguarda la vostra prima domanda, abbiamo conquistato tutte le province negli ultimi tre giorni, non vi è stato nessun caso di omicidio, vi è piena sicurezza in tutto il paese. Il nostro poeta è stato rapito – daremo seguito a questo – i nostri poeti, le nostre persone di talento non dovrebbero essere colpite, tutto questo deve essere fermato. La situazione attuale è come, somiglia ad una situazione da legge marziale. Tutto tornerà presto alla normalità. Nessuno sarà in grado di rapire nessuno.

Paragonate il momento attuale con la scorsa settimana, ad esempio; vi è una enorme differenza. Nessuno sta più rischiando la propria vita. Avremo sempre più sicurezza, giorno dopo giorno. Coloro che hanno lasciato il paese – non vogliamo che nessuno resti al di fuori del paese. Questo è il paese, questa è la nostra terra comune, abbiamo valori comuni, la stessa religione ed un unico paese. Vorremmo vivere sotto l’ombrello di tutte questi elementi che ci uniscono. Abbiamo sofferto tutti questi problemi e difficoltà prima di questa amnistia pubblica, amnistia generale, quindi in seguito non ci sarà nessuna animosità.

[Domanda a proposito della produzione di eroina nel paese]

Garantiamo ai nostri uomini, alle nostre donne e alla comunità internazionale, che non produrremo alcun narcotico. Nel 2001, se ricordate, avevamo portato la produzione dei narcotici a zero, ma purtroppo il nostro paese è stato occupato da quel momento e fu spianata la strada per la riproduzione di stupefacenti, anche a livello del governo – tutti erano coinvolti.

Ma d’ora in poi, nessuno potrà essere coinvolto, nessuno potrà essere coinvolto nel contrabbando di droga. Oggi, quando siamo entrati a Kabul, abbiamo visto una grande quantità di giovani seduti sotto i ponti o vicino ai muri che stavano utilizzando stupefacenti. Questa è veramente una disgrazia. Mi sono rattristato nel vedere questi giovani senza fiducia nel futuro. D’ora in poi, l’Afghanistan sarà un paese con stupefacenti zero, ma ha bisogno della collaborazione internazionale. La comunità internazionale ci potrebbe aiutare in modo da avere coltivazioni alternative. Possiamo fornire diversi tipi di coltivazioni. Quindi, ovviamente, molto presto, possiamo mettervi fine.

Devo ricordare che l’Afghanistan avrà un forte governo islamico. Quale sarà il nome, quale saranno le cose nello specifico, lasciamolo ai leader politici. Ora stanno conducendo consultazioni serie al riguardo, ma possiamo assicurarvi che sarà un governo islamico e forte sulla base dei nostri valori e non sarà contro i valori ed il bene del nostro popolo.

Faremo il possibile per fare in modo che tutti siano parte stessa del paese, anche le persone che nel passato erano contro di noi, quindi aspettiamo fino a quando verranno fatte le presentazioni. Le agenzie di governo saranno in grado di ricominciare il lavoro ben presto. Per quel che riguarda le donne, naturalmente, saranno in grado di lavorare entro i limiti delle nostre leggi islamiche, ad esempio nel campo educativo, sanitario, nei procedimenti giudiziari. Ovviamente, abbiamo bisogno delle donne che saranno in grado di poter lavorare.

[Domanda]

Foreign fighters, uno dei punti è che il territorio dell’Afghanistan non potrà essere utilizzato per combattere contro nessuno. Garantisco alla comunità internazionale, che chiunque abbia intenzione di usare il nostro suolo per combattere contro altri paesi, noi non glielo permetteremo. Il governo è in via di formazione. Si stanno risolvendo problemi, i nostri leader sono coinvolti in prima persona. Presenteremo tutto nel giro di alcuni giorni, non appena la situazione sarà sotto controllo con un governo migliore.

La prima domanda a proposito dei foreign fighters. Noi non permetteremo a nessuno straniero che abbia intenzione di colpire o minacciare la sicurezza dello spazio territoriale dell’Afghanistan. E questo lo abbiamo garantito. Per quanto riguarda la seconda domanda, sull’assetto del governo, ci stiamo ancora lavorando. Sarà a tappe.

Domanda: Le donne potranno continuare a lavorare nei media come in passato?

Aspettate e vedrete quello che dirà il nuovo governo. Le nostre leggi, per quel che riguarda i media e le altre cose essenziali, saranno tali che tutti debbano essere in grado di lavorare, ma nel quadro delle leggi islamiche della Sharia, perché attualmente non possiamo presentarvi tutto chiaramente, Aspettate solo il governo, che le leggi vengano promulgate, e poi saremo ovviamente in grado di analizzare quelle leggi e regolamenti.

[Domanda]La domanda riguarda il fatto se siete in contatto con Dr. Abdullah, Hekmatyar e Hamid Karzai.

Lasciate che vi dica, che molto presto assisteremo alla formazione del governo, alla presentazione del governo. Faremo del nostro meglio per assicurarvi di essere in contatto con tutte le parti, col Dr. Abdullah, con altri, abbiamo comunicato con loro. Stiamo comunicando tuttora con loro e lo faremo ancora di più per essere sicuri che tutti gli afghani siano inclusi. Nessuno deve essere escluso, o chiunque abbia interesse nel servire la nazione, non verrà ignorato. E quindi il futuro governo sarà inclusivo. Quanto a quando il nostro leader entrerà nel paese, a Kabul, ve lo dirò molto presto. La decisione sarà presa. Il governo sarà annunciato e tutti i problemi verranno risolti.

[Domanda]

Dovremo attendere un po’ più a lungo, perché al momento siamo in emergenza, faremo in modo che nessuno venga escluso, ed avremo un governo all’altezza e sano.

[Domanda]

La domanda riguarda le relazioni con il resto del mondo, perché, come ho detto prima, l’Afghanistan vuole avere ottime relazioni con tutti. Allo scopo di rilanciare la nostra economia, di assicurare prosperità, di uscire dalla crisi attuale, tutte cose che richiedono buone relazioni coi paesi confinanti, con anche altri paesi, stiamo facendo del nostro meglio per mantenere il dialogo coi paesi vicini, entro i limiti della diplomazia internazionale e sulla base di buoni accordi di vicinato e rispetto reciproco.

Grazie molte per essere stati presenti qui. Non abbiamo abbastanza tempo, purtroppo, grazie molte per essere venuti. Buona giornata.