Nove domande sulla gestione dell’epidemia

Visto che ci ritroviamo nel mezzo dell’ennesima ondata di COVID 19 sarà pure normale farsi qualche domanda, io ne ho nove, eccole:  

1.  Perché, anche se oramai sembra assodata l’origine artificiale di questo virus, non è stata data la giusta importanza a questa notizia ovvero perché questa non ha prodotto quelle che ci sarebbe aspettato fossero le sue naturali conseguenze? Se cosi è, il minimo che ci si possa aspettare è che si mettano in atto delle misure di controllo e limitative di tali pratiche, e invece niente non se ne parla proprio. Per inciso uno punto per i complottisti di ieri al riguardo.

2. Dalla prima domanda se ne genera di conseguenza una seconda. Sentiamo dire i nostri governanti che andremo incontro ad un’epoca di pandemie, forse a causa proprio di questi possibili “incidenti”. Se non si riferiscono a questo da dove nasce questa consapevolezza del futuro?

3.A causa dell’attuale pandemia e di quelle temute per il futuro siamo e saremo in qualche modo ostaggio delle lobby del farmaco. Perché l’Italia o l’Europa, similmente a come hanno fatto altri paesi, non ha in messo in campo un programma che garantisca l’indipendenza al riguardo? Di certo la cosa è fattibilissima per un paese come il nostro sia in termini economici sia in termini alle compentenze richieste eppure anche di questa questione non mi sembra di aver trovato traccia.

4.Visto che ci sono cosi grandi interessi economici riguardo ai vaccini, non sarebbe naturale che il governo dei migliori e tutti coloro che sono variamente interessati alla cosa pubblica in relazione a questo tema, come pure i loro familiari, siano monitorati riguardo a possibili conflitti di interesse? Non troverei ad esempio accettabile che il coniuge di un nostro parlamentare possa rivestire un ruolo dirigenziale in Big Pharma o che un membro del CTS abbia conflitti di interesse con la medesima. In un momento in cui siamo arrivati a forzare la costituzione fino ad obbligare alla vaccinazione alcune categorie, la misura della gravità dovrebbe valere allora per tutti.

5. Perché si è scelto di promuovere in Europa vaccini ad mRNA? Questa cosa non è ben chiara, quello che è chiaro che è stata l’industria farmaceutica a spingere in questa direzione. Vaccini a virus inattivato ci avrebbero forse evitato di esercitare una pressione selettiva cosi importante sulle varianti e quindi questa che sembra avviarsi ad essere una reiterante vaccinazione a tempo indeterminato. Sia ben chiaro che nessuno ora lo può forse affermare con certezza, ma anche per questo c’è bisogno di una ricerca indipendente.   

6. A proposito di ricerca indipendente, da quale razionale scientifico nasce la politica di vaccinare i soggetti in età pediatrica?  Nutro personalmente la più grande sfiducia in chiunque promuova questa pratica. Sfido chiunque ad affermare dati alla mano che questa pratica promossa cosi calorosamente dal governo abbia una qualche giustificazione scientifica o epidemiologica. Non conosciamo gli effetti a lungo termine sui bambini di queste sostanze. Stiamo abbandonando qualsiasi principio di precauzione. Invito tutti i colleghi alla disobbedienza civile a riguardo, non c’è altra strada. Date le premesse anche un solo bambino danneggiato sarà comunque inaccettabile.

7. Come è possibile che l’ordine dei medici abbia accettato di trasformarsi da garante dell’indipendenza della categoria a “longa manus” dello Stato? Quello che è successo presso l’ordine dei medici di Roma testimonia di una tensione all’interno della categoria. Certo dopo aver visto la conferenza del premier presso l’ordine dei giornalisti, viene da chiedersi se a questo punto questi ordini professionali abbiano più ancora senso. 

8. Esiste o no in Italia un programma di farmacovigilanza attiva su questa campagna vaccinale? Non mi sembra, mi piacerebbe essere smentito, sarebbe il minimo averlo. E per i bambini neanche? Se no, perché?

9. Sono stati fatti dal nostro governo molti errori, su tutte l’istituzione del green pass che ha verosimilmente peggiorato la situazione epidemiologica. Errare umano, perseverare diabolico. Possibile in Italia non ci siano altre “teste” da spendere nel CTS, qualcuno che sappia proporre e consigliare cose diverse e migliori? O forse se costoro esistono si tengono o vengono tenuti alla larga dalle stanze del potere? D’altra parte il fatto che in un paese come il nostro con centinaia di persone competenti in materia, alla faccia della pluralità, nei media vengano interpellati sempre i soliti, questo è un sintomo che ci dovrebbe far riflettere.

In Africa c’è un detto. La fiducia è come l’acqua, se la lasci cadere è difficile raccoglierla.