Parla di Francia e Palestina, Omar Suleiman censurato alla commemorazione della strage di London

Lunedì 6 Giugno 2022 si è tenuto in Canada un raduno indetto per ricordare le vittime di un attentato Islamofobico avveno a in Canada nella città di London. L’attentato a letteralmente stroncato una famiglia, la famiglia Afzaal.

A perdere la vita sono stati Yumna Afzaal, 15, Madiha Salman, 44, Talat Afzaal, 74, e Salman Afzaal, 46. 

Il 6 giugno 2021, la famiglia Afzaal è stata investita da un camion A Hyde Park Road in quello che la polizia ha descritto come un crimine motivato dall’odio anti-islamico.

Alla commemorazione hanno partecipato diversi personaggi della scena pubblica locale, come i rappresentati della moschea, ma anche il primo ministro canadese Justin Trudeau.

Tra gli speaker c’era anche il famoso Imam texano, Omar Suleiman.

Omar Suleiman è uno studioso musulmano americano, leader nella lotta per i diritti civili, scrittore e oratore pubblico. È fondatore e presidente dello Yaqeen Institute for Islamic Research, professore a contratto di studi islamici e membro dell’Ethics Center Advisory Board presso la Southern Methodist University.

Il discorso dell’Imam è durato all’incirca 16 minuti ed in diretta sul canale CTV News.

Il discorso ha ricordato la famiglia ma anche come i musulmani siano il target di attacchi e persecuzioni ovunque nel mondo.

Non sono mancate le citazioni sull’Islamofobia, la de-umanizzazione dei musulmani in Palestina, un paese riconosciuto da organi quali Amnesty international e Humar Ritghts Watch come uno stato sotto Apartheid, della persecuzione dei musulmani in Francia, India e Cina.

E qui la denuncia del predicatore Omar Suleiman. Durante il suo discorso, la diretta è stata interrotta proprio durante le sue denunce contro le persecuzioni dei musulmani nel mondo. 

“Il discorso di ieri al raduno convocato per la famiglia Afzaal, brutalmente assassinata in questo giorno. Mentre il primo ministro Trudeau e i membri del parlamento erano seduti accanto a me e in prima fila, non appena ho menzionato il disegno di legge 21 del Quebec e ho iniziato a parlare di Palestina, India, Francia e Cina, il live streaming è stato interrotto e ripreso solo quando ho finito di parlare. È stato un peccato. Per il resto grato a tutto ciò che è venuto e ispirato dalla resilienza della famiglia e dei giovani a Londra che hanno organizzato un evento incredibile.”

Il discorso è però disponibile in versione integrale sul suo account instagram.

A questo punto c’è da chiedersi, ancora una volta, cosa significa libertà in Occidente e quali siano i suoi limiti. Possiamo davvero dire quello che vogliamo o forse possiamo scegliere tra quali lotte preconfezionate sostenere?