Quale soluzione per la Palestina? Solo il 34% per due popoli due stati- SONDAGGIO

La formula di due stati per due popoli non convince i musulmani italiani che hanno partecipato al sondaggio, scelta da solo il 34%.

Probabilmente perché ormai è chiaro a tutti, osservando i fatti empirici, quello che intendono la maggior parte delle persone quando utilizzano questa formula: da una parte Israele che detiene la maggior parte del territorio (e delle risorse) compresa la maggior parte dell’attuale West Bank, Gerusalemme capitale israeliana, ed i palestinesi rinchiusi in una strana cosa che tutti farebbero finta di chiamare Stato, territori non continui ma a pois, cittadini che per muoversi da un puntino ad un altro avrebbero bisogno dell’autorizzazione israeliana, quasi nessuna sovranità sul quel fantoccio che verrebbe chiamato stato palestinese ed una dipendenza continua dagli israeliani che controllerebbero a piacimento le gabbie dove sono rinchiusi i palestinesi e a cui verrebbe dato il nome di stato palestinese.

Ancor meno sono i convinti che la soluzione del conflitto possa essere la nascita di uno stato democratico per due popoli.  Questa opzione è ritenuta auspicabile solo dal 10% del campione.

Credo che la disaffezione all’idea sia dovuta alla percezione dell’ipocrisia occidentale che definisce Israele uno stato democratico.

In realtà in Israele esistono e vivono dei palestinesi, ma la loro condizione giuridica è lontana dall’eguaglianza tra cittadini che una vera democrazia necessita.

Molti esperti infatti definiscono lo Stato sionista come un’etnocrazia, dove la democrazia vale e si applica solo ad una sola etnia che gode di tutti i privilegi della democrazia, mentre l’altra parte subisce discriminazione, soprusi ed angherie di ogni genere.

Ecco cosa pensano i musulmani italiani di Gaza, Israele ed Hamas-IL SONDAGGIO

 

Quindi, probabilmente nella mente dei musulmani italiani, quando si parla di uno stato democratico per due popoli, l’immagine che viene alla mente è quella dell’istituzionalizzazione e cristallizzazione della situazione attuale del così detto “Israele democratico” dove i non ebrei sono cittadini di serie c senza garanzie e protezione dallo stato che legifera e regolarmente contro di essi, dove la maggioranza opprime “democraticamente” la minoranza per motivazioni  etnico-religiose.

La soluzione preferita ed auspicata dalla maggioranza dei musulmani italiani è la restaurazione della giustizia e la riparazione dell’ingiustizia storica creata nel 48  e cioè la fine di Israele (percepito come stato terrorista e razzista) e la nascita di uno Stato palestinese, in cui, come prima del 48, gli ebrei storici vivevano in pace ed armonia con i palestinesi (arabi) cristiani e musulmani. Questa opzione infatti viene indicata come la soluzione da perseguire dal 54.6% degli intervistati.

A questa risposta si può associare anche quella fatta alla domanda cosa dovrebbe fare la comunità internazionale, dove oltre il 40% ha risposto: “farsi carico del ricollocamento degli ebrei altrove per rimediare al problema creato con la nascita di Israele”, sebbene tuttavia quasi il 60% alla stessa domanda abbia risposto più realisticamente:  “Spingere Israele a negoziare e ritirarsi attraverso pressioni e sanzioni”).