Özil su Twitter accusa i paesi musulmani per il silenzio di fronte alle persecuzioni degli uiguri

“Dove sono i musulmani?” se lo è chiesto Mesut Özil,scrivendo sul suo profilo tweet in merito al silenzio che i media dei Paesi musulmani continuano a mantenere a proposito della persecuzione degli Uguri nel Turkistan orientale, la regione abitata per quasi il 50% da popolazioni musulmane che i cinesi chiamano Xinjian.

Nel suo tweet Özil scrive: “Il Turkistan orientale è una ferita sanguinante della Ummah… I volumi del Corano vengono bruciati … Le moschee sono state chiuse ... Le scuole di teologia islamica, le madrase, sono state bandite … Gli studiosi religiosi uccisi uno dopo l’altro …Di fronte a tutto questo i musulmani stanno zitti. Non sanno che tacere sulla persecuzione è persecuzione? L’onorevole Ali, genero del profeta Muhammad, ha detto: “Se non puoi impedire la persecuzione, denunciala”

Lo ha scritto usando come sfondo la bandiera azzurra uigura sollecitando una maggiore attenzione a quello che stanno subendo i musulmani di quella minoranza della Repubblica cinese.

Il Tweet di Ozil

Rapporti delle Nazioni Unite e di Human Rights Watch hanno confermato quello che gli uiguri denunciano da tempo e che Özil ha ricordato: incarceramenti di massa, si stima che un milione di persone, il 7% dell’intera popolazione musulmana della regione, siano state internate in campi di concentramento che il regime cinese chiama “centri di formazione professionale”

Il Tweet è dispiaciuto alla proprietà della squadra, l’Arsenal che milita nella Premier League, ed è sponsorizzata dalla compagnia aerea Emirates di Dubai. Probabilmente si temono ripercussioni negative sulle attività in Cina, dove ha numerosi interessi commerciali tra cui una catena di ristoranti.

La società ha infatti pubblicato un comunicato nel quale scrive che: “… si tratta dell’opinione personale di Özil. Come squadra di calcio, l’Arsenal ha sempre aderito al principio di non interessarsi di politica “.

Negli ultimi giorni un altro atleta dell’Arsenal si era pubblicamente espresso sulle elezioni che stavano per tenersi nel Regno Unito.

Héctor Bellerín, difensore spagnolo della formazione londinese ha twittato: “I giovani di tutto il mondo hanno la possibilità di cambiare il futuro. Oggi tutto il popolo britannico ha la possibilità di influenzare ciò che riserva il futuro a coloro che vivono qui. #FuckBoris #GoVote.

In questo caso non ci sono state reazione della società calcistica.

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